Operazione della Dia di Catania |Sequestro da 5 milioni di euro - Live Sicilia

Operazione della Dia di Catania |Sequestro da 5 milioni di euro

Destinatario della misura Giacomo Consalvo di 60 anni, capo del nucleo familiare contiguo al clan mafioso degli stiddari denominato “Dominante”.

CATANIA – Nuova operazione della Dia di Catania, diretta da Renato Panvino. Dalle prime ore di questa mattina il personale della Direzione Investigativa Antimafia di Catania sta eseguendo il decreto di confisca beni emesso dal Tribunale di Ragusa – Sezione Misure di Prevenzione, in esito a una proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale formulata dal Direttore della D.I.A., nei confronti di Giacomo Consalvo di 60 anni, originario di Vittoria (RG) e capo del nucleo familiare contiguo al clan mafioso degli stiddari denominato “Dominante”.

Consalvo, pluripregiudicato e già sorvegliato speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, titolare di una ditta di imballaggi per prodotti ortofrutticoli, è stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato di Ragusa, unitamente ai figli Giovanni e Michael, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ambito della cd. Operazione “BOX”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, con l’accusa di avere imposto, alle ditte operanti nel mercato ortofrutticolo di Vittoria, l’acquisto di cassette e prodotti per l’imballaggio presso le proprie aziende, con l’aggravante del metodo mafioso. Per tali fatti è in corso il processo di primo grado.

I recenti approfondimenti investigativi hanno disvelato, ulteriormente, la situazione di grande criticità nella gestione e nel funzionamento del mercato ortofrutticolo di Vittoria, fortemente condizionato nelle pratiche commerciali e nell’indotto, da illecite logiche di mercato piegate all’imposizione di beni, merci e servizi, riconducibili a soggetti appartenenti agli ambienti della criminalità organizzata di tipo mafioso, a danno della libera concorrenza e della sana imprenditoria.

La ricostruzione del profilo criminale del Consalvo, unitamente agli approfonditi accertamenti patrimoniali (estesi anche al suo nucleo familiare) svolti dal personale della D.I.A., hanno consentito di acclarare l’assenza di risorse lecite, idonee a giustificare gli investimenti posti in essere, affiancata da una rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati ed i patrimoni posseduti.

Tale complessa attività investigativa è stata condivisa dal Tribunale di Ragusa – Sezione Penale che, a seguito della stessa, ha disposto l’emanazione del provvedimento ablativo in corso di esecuzione. Il patrimonio sottoposto a confisca, riconducibile a vario titolo, anche attraverso l’intestazione a congiunti, al predetto Consalvo Giacomo è stato stimato complessivamente in oltre 5.000.000,00 di euro. I suddetti beni, considerati il provento dell’attività illecita svolta, consistono in 3 aziende, appartamenti con annessi posti auto e terreni agricoli ubicati in Vittoria, autoveicoli e motocicli, nonché numerose disponibilità bancarie e finanziarie.


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