L'assessora Mirabella: |"Sogno i concerti al Cibali" - Live Sicilia

L’assessora Mirabella: |”Sogno i concerti al Cibali”

Settimana verghiana, Festival belliniano, i concerti allo stadio, ma anche Museo egizio ed Ursino buskers. Barbara Mirabella a tutto campo.

l'intervista
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CATANIA – È, per il momento, l’unica donna della squadra di Salvo Pogliese. Giovane imprenditrice legata da tempo al primo cittadino da un rapporto di amicizia, a lei sono andate le deleghe alla Pubblica Istruzione, Attività e Beni Culturali, Pari Opportunità, Grandi Eventi. E lei, Barbara Mirabella, sembra avere già in mente come dare il proprio contributo a Catania. Come afferma l’assessora a LivesiciliaCatania, che spiega come la propria attività professionale – l’organizzazione di grandi eventi e di fiere – dovrà al momento essere accantonata per dedicarsi alla città.

Assessora, togliamoci subito il dente che duole. Non c’è conflitto di interessi tra la sua attività e questa nuova esperienza politica?

Certo, la domanda è naturale, dal momento che la mia azienda si chiama Expo Grandi eventi. Il sindaco ha voluto le mie competenze proprio per la mia visione globale delle cose. Spesso ci si riempie la bocca con questa parola, senza sapere e sono passati per grandi eventi iniziative che non hanno avuto alcuna ricaduta sul territorio, che non hanno portato un visitatore in più, che non hanno portato un euro. Il mio obiettivo è quello di, seppur con risorse inesistenti, cercare di attrarre grandi investitori e organizzatori di eventi, che possano scegliere la destinazione Catania come luogo ideale per proporre le proprie iniziative. Sicuramente il mio è un vantaggio, più che un conflitto di interesse, ed è quello di saper guardare a queste proposte con un occhio un po’ più critico.

Ma lei lascerà l’azienda, temporaneamente?

Non ho ancora messo in standby la mia azienda, perché ho saputo di diventare assessore alle 23 della domenica prima della mia nomina, per cui sono molto grata al sindaco. Nei novanta giorni che ho di tempo per formalizzare eventuali passaggi penserò a come fare. La mia azienda organizza grandi eventi ed è cliente de la città metropolitana e non organizza eventi per il Comune, non ho attività di business con l’ente. In passato abbiamo utilizzato la nostra segreteria a sostegno di aziende che si confrontano con Palazzo degli Elefanti, ed è chiaro che questo va regolato e rivisto immediatamente, proprio per evitare qualsiasi conflitto e confusione. Sto dialogando con il mio commercialista per vedere come fare e tutto ciò che sarà in mio potere fare farò, e sto pensando a come fare.

Su cosa state lavorando adesso?

Stiamo lavorando al Capodanno, che vogliamo programmare e non vogliamo arrivare tardi, seppur con le poche risorse che abbiamo a disposizione. Stiamo verificando la possibilità di poter colloquiare con sponsor privati, ed è una cosa sulla quale gli uffici stanno lavorando. I partner per noi potranno essere una grande risorsa, proprio per evitare di fare grandi eventi che siano solo local. Ho incontrato una risorsa straordinaria, la Fondazione Verga, che mi ha parlato della Settimana verghiana, e ho scoperto che è un evento straordinario organizzata da un consorzio di vari soggetti, da diversi Comuni, ma che poi ha una divulgazione che ha poca visibilità, poca diffusione. Tutte queste iniziative vanno rilette affinché siano occasione di crescita, di turismo, di promozione.

Capodanno e cos’altro?

Grandi cose. Ho ricevuto il sì dal sindaco Pogliese per riaprire le porte dello stadio agli eventi, per cui ci vogliono anche grandi spazi, senza forzare e ingolfare i centri storici. Sogno i concerti al Cibali. Il sindaco è innamorato del Calcio Catania e ha un rispetto enorme per la società, per cui occorre trovare la strada, ma stiamo dialogando affinché si possa trovare un compromesso per mantenere la qualità del terreno di gioco ma, nel frattempo, approfittare del Cibali, che diventi uno spazio per la città. Vasco si ferma a Messina, perché ha questa offerta. Noi crediamo che Catania non sia di meno.

Altra questione è quella di Vincenzo Bellini e del Festival belliniano?

È un nome e un musicista di cui andare orgogliosi. Tutti nel mondo vendono questo brand tranne che noi. Dobbiamo rilanciare con grande orgoglio i figli del nostro territorio, valorizzandoli e nel frattempo dare alla cultura in città una visione contemporanea. Abbiamo già affrontato l’argomento e siamo al lavoro per questo. E poi stiamo dialogando con il Teatro Stabile, con il quale immaginiamo di creare un teatro a misura di bambini. Scuola e cultura sono collegate da un importante fil rouge.

A proposito, lei ha anche la delega alla scuola.

Le scuole di Catania affrontano enormi difficoltà, in questo momento. Abbiamo incontrato i dirigenti scolastici, su richiesta del sindaco, proprio per capire la situazione e da dove iniziare. Dopo aver incontrato i dirigenti scolastici, ho chiamato immediatamente il collega ai Servizi sociali, Giuseppe Lombardo, per programmare azioni efficaci per la scuola, contro la dispersione scolastica.

Ci sono novità per quanto riguarda il Museo egizio? E le altre iniziative avviate dalla passata amministrazione?

Non ci appartiene la filosofia di spazzare via le cose solo perché fatte da altri. La nostra intenzione è mantenere ciò che può essere un’opportunità per la città. E il Museo egizio lo è. Credo abbia avuto un problema di comunicazione, ma la nostra intenzione è portare avanti il progetto, che è una grande opportunità. È mia intenzione andare a trovare presto i referenti del Museo egizio e procedere. Così come porteremo avanti altri progetti e iniziative, come Ursino buskers, che è una bella e dinamica realtà. Ho già incontrato gli organizzatori e spero di poter sostenere la manifestazione.

 


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