Musica, orari e percorso Unesco| Dehors, rivoluzione in arrivo - Live Sicilia

Musica, orari e percorso Unesco| Dehors, rivoluzione in arrivo

Ecco tutte le novità che a breve potrebbero approdare in consiglio comunale.

PALERMO – Dehors da smontare a mezzanotte anche se ci sono clienti al tavolo, niente sedie e ombrelloni invasivi nel percorso arabo-normanno, stop alla musica e basta ai piccoli locali che all’aperto occupano grandi aree. Ecco alcune delle principali modifiche al regolamento per la concessione del suolo pubblico a bar e ristoranti, che a breve dovrebbero approdare in consiglio comunale. Un passaggio a Sala delle Lapidi necessario, dopo quattro anni dall’entrata in vigore del regolamento che ha detto addio ai gazebo: troppe le incertezze e le incongruenze che mandano in crisi gli esercenti, tanto da rendere necessario un nuovo voto d’Aula.

La base di partenza è stata la proposta dell’amministrazione su cui hanno lavorato diversi consiglieri delle commissioni Urbanistica, Attività produttive e Affari generali: entro fine mese il testo emendato dovrebbe arrivare ufficialmente in consiglio e pare che un accordo complessivo sia a portata di mano. Se le premesse saranno rispettate, il nuovo regolamento dovrebbe cambiare parecchie cose del modo in cui oggi le attività di ristoro usano sedie, tavoli e ombrelloni all’aria aperta.

La bozza segna uno spartiacque tra chi, al momento dell’entrata in vigore delle modifiche, ha già un’autorizzazione e chi invece la otterrà soltanto dopo. Nel primo caso, infatti, per molti aspetti le concessioni esistenti vengono salvate fino alla scadenza, tutelando così chi ha già fatto un investimento.

La prima novità che salta all’occhio è che i dehors andranno smontati tassativamente a mezzanotte, garantendo così il riposo dei residenti: non sarà sufficiente interrompere il servizio, ma bisognerà proprio togliere tutto imponendo ai clienti di alzarsi. Potranno ottenere una concessione anche coloro che operano in un seminterrato, e non solo a piano terra, ma a patto che abbiano un’attività già aperta.

Fatte salve le concessioni in essere, non saranno autorizzate nuove occupazioni su sede stradale in centro, ossia nel perimetro delimitato da via Roma, via Amari, Politeama, piazza Sturzo, piazza Nascè, via Carini, via Calvi, piazza Croci, via La Farina, via Sammartino, via Principe di Villafranca, piazza sant’Oliva. Divieto assoluto di nuove concessioni su strada anche in via Maqueda, via Roma, corso Vittorio Emanuele e via Ruggiero Settimo. Capitolo a parte va fatto per il percorso Unesco: qui si valuterà di volta in volta, a patto che i dehors non siano troppo invasivi e che non si usino fioriere, pedane e pannelli.

Mano pesante con i piccoli locali che compensano i pochi metri quadrati occupando, all’esterno, grandi aree. Fatto salvo l’esistente, tutelato fino a scadenza, l’occupazione di suolo pubblico non potrà essere superiore alla metà (e non più al doppio) dell’ambiente interno destinato alla somministrazione, e comunque entro i 36 metri quadrati; chi ha un ambiente interno inferiore ai 20 metri quadrati, potrà averne comunque fino a 12 in esterno. Resta inteso che nelle zone pedonalizzate l’area sarà inferiore ai 50 metri quadrati, a eccezione dei grandi locali (più di 200 metri quadrati) che potranno averne all’esterno fino a 100. Chioschi fissi e gelaterie potranno avere dehors grandi fino a 12 metri quadrati.

Aumentano le distanze tra una concessione e l’altra, da 1,2 metri a due, e quella tra il dehors e il marciapiede traversale (da cinque metri a sette); il marciapiede, per essere occupabile, dovrà essere largo almeno tre metri; le aree concesse su strade e piazze non potranno essere più profonde di tre metri. Sparisce il rinnovo triennale sperimentale (scaduto ad aprile) per le concessioni in essere sulle strade E ed F (di quartiere e locali): qui le concessioni saranno date nel rispetto del Codice della Strada, con esclusione dei grandi assi viari e delle strade principali delle periferie.

Addio all’obbligo, in centro storico e borgate marinare, di montare alle 20 e smontare all’una di notte: sarà sufficiente non intralciare il traffico. Le occupazioni di aree non antistanti, ma sulla stessa strada o piazza, non saranno più consentite a meno che non intervenga una pedonalizzazione; salve quelle esistenti. Niente tende solari dove c’è un marciapiede pedonale, niente tettoie o ombrelloni chiusi con teloni di plastica.

Altri grande novità sono il divieto di diffondere musica, sia dal vivo che riprodotta; l’obbligo di pulire sotto le pedane non più ogni 15 giorni, ma quotidianamente; la possibilità di chiedere il rinnovo all’approssimarsi della scadenza e il fatto che l’iter si concluderà comunque entro 90 giorni.


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