Sequestrato il tesoro di Fichera |L'operazione delle fiamme gialle - Live Sicilia

Sequestrato il tesoro di Fichera |L’operazione delle fiamme gialle

Michele Fichera è suocero di Orazio Musumeci, soggetto quest'ultimo vicino al clan Laudani operativo a Villaggio Sant'Agata.

Villaggio Sant'Agata
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CATANIA – Sequestrato il patrimonio di Michele Fichera, 52 anni, soggetto già condannato in recenti procedimenti penali per traffico di droga. L’operazione è stata eseguita su proposta della Procura della Repubblica dai Finanzieri del Comando Provinciale di Catania. Il valore dei beni sottratti, fra cui un’automobile e una casa situata nel quartiere Villagio Sant’Agata di Catania, ammonta complessivamente a 300 mila euro. Il provvedimento di applicazione di misura patrimoniale è stato emesso nei confronti del trafficante dal Tribunale etneo, sezione Misure di Prevenzione, e ha colpito anche le sue attuali disponibilità finanziarie. Ad insospettire i militari, sarebbe stata inizialmente l’ingiustificata sproporzione, di circa 800 mila euro, emersa fra i redditi dichiarati dal Fichera e le sue acquisizioni mobiliari e immobiliari.

Michele Fichera è suocero di Orazio Musumeci (cl.1988), recentemente destinatario di un provvedimento ablativo di prevenzione eseguito dalla Guardia di Finanza di Catania, con anche lui alle spalle numerosi precedenti penali per condotte di cessione di sostanze stupefacenti unitamente a soggetti legati alla criminalità organizzata. Nello specifico, secondo le indagini condotte dai finanzieri, si tratta di attività illecite che il Musumeci avrebbe perpetrato assieme ad affiliati del clan Laudani del Villaggio Sant’Agata.

La pericolosità sociale di Michele Fichera è testimoniata, da ultimo, da una sentenza del Tribunale di Ragusa che, nel gennaio di quest’anno, l’ha condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti commesso tra Catania e Modica nel 2016. Il proposto, nell’indagine che ha originato la citata condanna e l’applicazione di una misura di custodia cautelare in carcere, in più occasioni, si è autonomamente approvvigionato a Catania di cocaina, hashish ed eroina per poi cedere le sostanze ad abituali spacciatori operanti nella città di Modica. In un precedente giudiziario più risalente nel tempo, Fichera è stato condannato per un tentato furto in abitazione.

A fronte di tali presupposti, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania, sotto la direzione di questo Ufficio, hanno avviato nei confronti dell’uomo e dei componenti del nucleo familiare una mirata attività di analisi economica volta a verificare la coerenza del loro patrimonio e tenore di vita con i redditi dichiarati.

Le indagini patrimoniali – eseguite anche con l’ausilio del sofisticato software “Molecola” sviluppato dalla Guardia di Finanza per l’acquisizione massiva e l’analisi di tutte le informazioni rilevabili dalle numerose banche dati in uso al Corpo – hanno fatto emergere una ingiustificata sproporzione di circa 800 mila euro del valore delle acquisizioni mobiliari e immobiliari realizzate nell’ultimo ventennio dal nucleo familiare di Fichera rispetto alla quasi totale assenza di redditi dichiarati.

In virtù di tali elementi, questa Procura ha quindi proposto e ottenuto dal Tribunale di Catania il sequestro dei beni direttamente o indirettamente riconducibili a Fichera ed al suo nucleo familiare per un valore complessivo di circa 300 mila euro.

Il provvedimento di prevenzione ha avuto ad oggetto il sequestro di un’unità immobiliare di 84 mq ubicata nel quartiere “Villaggio Sant’Agata” a Catania nonché di un’autovettura (intestata al coniuge) e di un motociclo.

 

 

 

 


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