Due commissariamenti in 5 giorni | Bufera su Orlando e la sua giunta - Live Sicilia

Due commissariamenti in 5 giorni | Bufera su Orlando e la sua giunta

Dai rifiuti al rendiconto: la Regione si prepara a inviare i commissari al Comune. Esplode la polemica. Anche all'interno della maggioranza.

PALERMO – Un commissario per l’approvazione del bilancio 2017, a cui presto potrebbe seguirne un altro per portare all’estero i rifiuti. Si allarga il terreno dello scontro fra il governo regionale di Nello Musumeci e il comune di Palermo guidato da Leoluca Orlando, che è anche presidente dell’Anci isolana.

Un duello che negli ultimi mesi si è ripetuto più volte a mezzo stampa, anche se la settimana scorsa si è arrivati perfino a un pronunciamento del Tar: da un lato il Professore, che ha gridato vittoria per aver ottenuto la sospensiva sulla decadenza dei sindaci che non portano i rifiuti all’estero, dall’altro il governatore che ha annunciato comunque, così come consentito dalla stessa ordinanza, l’invio dei commissari in tutti gli enti locali che non raggiungono apprezzabili livelli di differenziata, tra cui per l’appunto il capoluogo.

Ma ad accendere nuovamente la miccia, oggi, è stata la nota con cui l’assessorato alle Autonomie locali ha inviato i commissari in 62 comuni su 82 dell’area metropolitana di Palermo, tra cui la città di Orlando: un atto dovuto, visto che non è stato rispettato il termine del 30 aprile per l’approvazione dei bilanci riferiti al 2017, e che si ripete quasi ciclicamente.

Provvedimento che non è andato per niente giù al sindaco di Palermo: “Sappiamo che vi è stato un ritardo nella predisposizione del documento – dice il primo cittadino in un comunicato – Questo perché, dopo la svolta legata alla approvazione del consolidato, vogliamo un bilancio con numeri certi e corretti e, soprattutto, per quanto riguarda i conti delle partecipate, non vada incontro a critiche e rilievi da parte della Corte dei Conti come avvenuto per altri enti”. Un riferimento neanche troppo velato alla Regione che lo scorso 30 aprile ha approvato il suo consuntivo, ma senza i dati di gran parte delle sue partecipate. Insomma, dicono da Palazzo delle Aquile, il ritardo è dovuto alla volontà di fare un lavoro migliore di quello della Regione che si è beccata i rimbrotti della magistratura contabile in fase di giudizio di parifica per il rendiconto 2017.

Il commissariamento, però, ha provocato un terremoto anche nella politica cittadina dove le bordate non arrivano solo dalle opposizioni ma anche dalla stessa maggioranza, malgrado in quest’ultimo caso l’obiettivo sia l’assessore Antonio Gentile che ha assicurato il voto sul bilancio in giunta per giovedì.

“Si conferma l’incapacità gestionale e di programmazione per cui oggi si arriva al commissariamento, così come da me preannunciato in consiglio”, attacca Fabrizio Ferrandelli. E se Sabrina Fuguccia parla di “fallimento nella gestione dei rifiuti, con la città ormai sommersa dall’immondizia” e di “dimostrazione di come il sindaco e i suoi assessori non sono capaci di provvedere anche alla sola e semplice ordinaria amministrazione”, riferendosi ai bilanci, il Movimento Cinque Stelle la butta sull’ironia: “Sarà per il caldo o perché distratta da Manifesta o da Palermo Capitale della Cultura, ma l’Amministrazione comunale di Palermo continua pericolosamente a dormire – dicono i consiglieri pentastellati – Siamo davanti a un’enorme incapacità e mancanza di visione e programmazione. Purtroppo le sorti della città sono in mano a un sindaco che non ha idea di come sistemare i danni da lui stesso creati in questi anni. E’ però offensivo continuare a vedere Orlando in giro per la città, come se nulla fosse, allegro e spensierato, mentre inaugura i suoi quotidiani eventi di propaganda, e mentre racconta ai cittadini che ‘va tutto bene’, al posto di saperlo al lavoro nel suo ufficio o magari in Aula dove non si presenta da mesi”.

Ma, come detto, all’attacco dell’amministrazione va perfino la stessa maggioranza del Professore, che a settembre dovrà affrontare la partita del rimpasto. “Non è comprensibile il ritardo nell’approvazione del documento, con una conseguenza tanto grave come il commissariamento – dicono i consiglieri di Sinistra Comune Giusto Catania, Barbara Evola, Katia Orlando e Marcello Susinno – Eravamo certi che, dopo il bilancio consolidato, il consuntivo fosse stato già predisposto e dunque pronto per la discussione in Aula. Bisogna impedire che un atto così importante venga approvato dal commissario; pertanto chiediamo l’immediato intervento dell’assessore Gentile”.

“Il ritardo dell’assessore Gentile sul bilancio consuntivo 2017 e sul previsionale 2018 è inammissibile – attacca il capogruppo del Pd Dario Chinnici – e il commissariamento è un fatto gravissimo. L’assessore, che convocheremo in commissione immediatamente, porti in Aula i documenti al più presto: non possiamo più attendere”. “Serve una giunta più snella e operativa – dice il capogruppo del Mov139 Sandro Terrani – L’assessore Gentile non ha presentato niente alla commissione, nonostante i nostri solleciti. Serve un rilancio dell’azione amministrativa”. “Non biasimiamo la Regione per quello che è un atto dovuto – dice Tony Sala di Palermo 2022 – Siamo preoccupati invece per il fatto che il bilancio di previsione 2018 non sia ancora al vaglio del Consiglio comunale. Per essere sicuri di non incorrere nei rilievi della Corte dei Conti, così come è avvenuto per altri enti, i dati del consuntivo devono essere certi e quindi, riscontrati e verificati con maggiore attenzione”.

Insomma un clima di tutti contro tutti in cui Orlando deve giocare la sua partita sia sul fronte interno che su quello regionale, mentre la città prova a vincere l’eterna sfida dei rifiuti.


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