PALERMO – Dopo la stangata penale, arriva anche l’invito a dedurre. La Procura regionale della Corte dei Conti chiede 1 milione e 950 mila euro di danni a quattro dipendenti del Comune di Palermo: Cesare Pagano, Gaspare Tantillo, Antonino Borsellino e Ida Arduizzone.
Sono gli stessi che un anno fa sono stati condannati in primo grado a pene pesantissime. Sono passati alle cronache come i “furbetti della Tares”. I reati ipotizzati erano, a vario titolo, associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, truffa, istigazione alla corruzione e falso materiale. Fu una telecamera piazzata dai poliziotti della sezione Reati contro il patrimonio della Squadra mobile a svelare quanto sarebbe accaduto negli uffici comunali di piazza Giulio Cesare. Gli imprenditori avrebbero pagato una tangente per ottenere lo sconto sulla tassa per lo smaltimento dei rifiuti.
Contestualmente all’invito a dedurre, il pubblico ministero contabile Alessandro Sperandeo ha chiesto ai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di eseguire un sequestro conservativo nei confronti di Pagano e Ardizzone sino all’ammontare di 1 milione e 600 mila euro. Sono stati bloccati beni immobili a Palermo, Cinisi e Ventimiglia di Sicilia.