La nota, la smentita e i veleni |Drago a caccia di consiglieri - Live Sicilia

La nota, la smentita e i veleni |Drago a caccia di consiglieri

Un nuovo caso accende il centrodestra. I PARTICOLARI.

 

COMUNE DI CATANIA
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CATANIA – Fiumi carsici, note stonate e scottature estive. La notizia è che nel futuro consiglio comunale di Catania potrebbe nascere un gruppo con la benedizione del sindaco di Aci Castello Filippo Drago. Potrebbe. Il condizionale – almeno per ora – è d’obbligo. A rendere pubblica l’intenzione ci pensa una nota che da ieri circola nelle chat di alcuni giornalisti etnei: “Questa mattina, subito dopo la loro proclamazione, i neo consiglieri comunali Andrea Barresi e Salvo Peci, si sono incontrati per fare il punto della situazione. La riunione ha visto la presenza del candidato della Lega alle recenti elezioni politiche Filippo Drago”. Che la nota sia stonata, lo confermerebbe anche un particolare da maneggiare con cura: “I due componenti del civico consesso hanno espresso la volontà di voler formare un gruppo politico che chiederà l’apposita deroga per la formazione di un gruppo consiliare”. Ecco, infatti, di consiglieri ne servono tre. Almeno a Catania: non uno in meno.

Peccato però che uno dei diretti interessati non era presente all’incontro e non ha dichiarato alcunché. “Guardi, io ero a Palermo, non capisco questa nota…”, rivela a Live Sicilia il neo eletto Salvo Peci cadendo dalle nuvole. “Ammetto che di recente si è discusso della nascita di gruppi in consiglio, anche perché chi è stato eletto nelle civiche dovrà trovare una collocazione in aula, ma rimanendo in maggioranza e decidendo ogni eventuale passaggio in sintonia con il sindaco…” Il sindaco quale, Pogliese o Drago? A domanda Peci risponde: “Pogliese ovviamente, sono stato eletto con lui. Ma non credo che prima di settembre ci sarà nulla di concreto”. Per la cronaca, Peci era candidato nella civica “Una scelta d’amore per Catania”, tra i main sponsor Alfio Drago (il fratello di Filippo). “Nulla di preterintenzionale…” Conferma l’incontro, ma lo retrodata di un giorno, Andrea Barresi, esponente che all’ultima tornata ha raccolto 1754 preferenze. “È normale che due consiglieri eletti nelle civiche possano discutere della formazione dei gruppi e delle emergenze della città – ha detto a Live Sicilia – rimanendo in piena e convinta continuità della maggioranza che ha sostenuto Pogliese”.

Ma è fuori da Palazzo degli Elefanti che esplode la polemica e va tutta contro Filippo Drago. Ecco la nota via Fb di Piero Lipera: “I fratelli Drago, senza alcun accordo con il sottoscritto, hanno ben deciso di scrivere il comunicato stampa – scrive – Ho già provveduto a comunicare al sindaco la mia totale estraneità a questa iniziativa politica. Per quanto mi riguarda i rapporti politici, e non solo, con i suddetti signori termina qui”. Lipera negli ultimi tempi è sempre più stretto con il sindaco di Motta Anastasio Carrà, che a sua volta, in tandem con Drago, era saltato sul carroccio etneo in vista delle recenti tornate elettorali.  “Un grave atto di stupidità politica – continua la nota –  fatto tra l’altro a mia insaputa e della comunità umana e politica che da anni rappresento, non può rimanere senza alcuna conseguenza o sanzione. Quanto meno sul piano etico e morale. È chiaro che personalmente non ne condivido né i modi, né i contenuti. Attendiamo quindi – conclude – di vedere e sapere se anche Salvo Peci concordi con i Drago l’idea di cambiare gruppo consiliare ed iscriversi al gruppo misto”.

Intanto però c’è da capire se la parentesi Lega di Filippo Drago sia da considerare chiusa. A quanto pare sì. Lo si evince dalla conferenza stampa convocata stamani a Palermo da Stefano Candiani, luogotenente di Matteo Salvini in Sicilia, che ha presentato i nuovi vertici siciliani del partito. In provincia di Catania, a coadiuvare il neo assessore Fabio Cantarella sarà Maurizio Ferro. Esclusi dal nuovo corso gli uomini di Drago. Intanto, da quanto risulta, lo stesso sindaco di Aci Castello sarebbe stato diffidato “via chat” dall’utilizzare l’emblema di Alberto da Giussano. Un aut aut inviato da Candiani in persona.


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