CATANIA – Una costellazione di discariche. Una serie di cumuli di rifiuti, più o meno grandi, di fronte i palazzoni letteralmente circondati dall’immondizia. È la triste fotografia di Librino che viene scattata quasi quotidianamente da chi vive nel popoloso quartiere. In particolare al Viale Grimaldi, in via Divino Amore, a pochi passi dal cimitero e, in generale, in tutto il quartiere e anche oltre. E ancora al Villaggio Sant’Agata a Zia Lisa: pare proprio che tutta la zona sud di Catania sia inondata dalla spazzatura, gettata evidentemente da incivili e incuranti della salute pubblica, ma che resta lì accumulata per giorni, settimane, con tutte le conseguenze del caso.
Oltre l’invasione di ratti e blatte, infatti, il vero pericolo è che possano svilupparsi roghi. Non è infatti la prima volta che i rifiuti non raccolti vengano dati alle fiamme, creando pericoli alla popolazione. Come accaduto a marzo al viale Grimaldi o, nel 2016, all’interno dell’ex baraccopoli di via Divino Amore, dove in più di un’occasione si sono sviluppati vastissimi incendi.
Una questione di sicurezza e di salute, dunque, che l’ex presidente della sesta municipalità Lorenzo Leone ha più volte segnalato. Ma invano. Poco dopo la rimozione dei rifiuti ecco spuntare nuove discariche, magari a pochi metri di distanza. “L’intero territorio è pieno – afferma Leone. In questi anni abbiamo fatto segnalazioni – aggiunge – e continueremo a farle, non appena si insedierà il nuovo consiglio di quartiere”.
Intanto la richiesta all’amministrazione comunale è quella di ripulire le aree più a rischio e istallare telecamere nelle zone più colpite, per scongiurare che un intera zona della città diventi un’enorme discarica a cielo aperto.
