I soldi dell'Ars alla Missione | Miccichè incontra Biagio Conte - Live Sicilia

I soldi dell’Ars alla Missione | Miccichè incontra Biagio Conte

Il denaro proviene dal "Fondo per la povertà", frutto del taglio agli stipendi dei dipendenti.

PALERMO – Un incontro privato e senza clamori quello di stamattina tra il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e Biagio Conte, il missionario che a Palermo dedica la sua vita ai poveri. Come annunciato poco meno di un mese fa, il presidente ha mosso i primi passi per assegnare al più presto una somma di denaro al religioso e alla sua missione.

Somma che sarà il frutto del ritorno dei tetti agli stipendi dei dipendenti dell’Ars: una riduzione che in generale farà risparmiare alla casse dell’Assemblea circa 600mila euro in un anno, 100 dei quali verrà appunto destinata a quello che il numero uno dell’Ars ha chiamato “Fondo povertà”. Un tesoretto che sarebbe potuto essere ancora più cospicuo se i deputati regionali avessero risposto numerosi all’appello del forzista: “Avevo chiesto ai deputati di contribuire a loro volta, con 1.400 euro a testa, in modo da rimpinguare il fondo con altri 100 mila euro. Ma mi hanno risposto, diciamo così, in pochi – aveva detto a Livesicilia Miccichè – A parte me, gli altri si contano sulle dita di una mano. Ma tornerò presto a chiedere il loro contributo”.

Lo aveva annunciato anche durante la Cerimonia del Ventaglio la settimana scorsa: “Nei prossimi giorni andremo a trovare Biagio Conte, l’unico al momento che ha fatto richiesta per questi fondi”, e così è stato. Stamattina in via Archirafi, nella sede della comunità di Conte, una stretta di mano fra il missionario e Miccichè ha dato il via all’iter che il religioso dovrà comunque completare terminando le procedure burocratiche, solo dopo arriverà il denaro. Denaro per il quale il presidente Miccichè non ha mai smesso di  ringraziare i dipendenti regionali: “Abbiamo rimesso ordine e ridotto i costi dell’Assemblea grazie all’impegno dei dipendenti di Palazzo dei Normanni – aveva sottolineato Micciché – Nessuno poteva imporre di ridursi gli stipendi, ma lo hanno fatto”.


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