La lite e le pistolettate |Sera da Far West a Catania - Live Sicilia

La lite e le pistolettate |Sera da Far West a Catania

L'uomo è stato arrestato per tentato omicidio.

CARABINIERI
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CATANIA – Spara tre colpi di arma da fuoco durante una lite alla pompa di benzina: arrestato per tentato omicidio. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato nella flagranza Filippo Barbagallo, classe 47, ritenuto responsabile di tentato omicidio, porto e detenzione illegale di armi clandestine, e il figlio Francesco, classe 82, già detenuto ai domiciliari per armi, ritenuto responsabile di detenzione illegale di armi clandestine. La scena incriminata è da Far West. Ieri sera, intorno alle 19:00, all’interno del rifornimento di carburanti dell’Agip, ubicato in Stradale Gelso Bianco, il 71 enne,  al termine di una lite nata con un catanese di 34 anni,  per chi per primo doveva inserire i soldi nella colonnina del self service, ha estratto una pistola esplodendo tre colpi all’indirizzo del contendente, miracolosamente andati a vuoto, per poi fuggire via a bordo della sua autovettura.

A questo punto la vittima, terrorizzata, ha chiamato il 112 consentendo l’intervento sul posto dei militari di Librino i quali, dopo aver repertato i tre bossoli,  analizzando le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza attive all’interno del distributore, hanno riconosciuto l’aggressore, noto pregiudicato catanese,   rintracciato poco dopo in casa del figlio.   Lì i carabinieri hanno recuperato, nascosta nella camera da letto,  proprio quella pistola Beretta calibro 22, con la matricola abrasa, utilizzata dall’uomo all’interno del distributore. Estendendo la perquisizione anche in casa del 71enne, gli agenti hanno inoltre ritrovato  1 fucile marca Herstal calibro 12, risultato rubato il 22.4.1979 a Narcao (CA),  1 revolver a tamburo, senza marca e  matricola e 26 cartucce calibro 22,  5 cartucce calibro 16 e  2 cartucce calibro 12. Le armi e le munizioni sono state poste sotto sequestro mentre gli arrestati, assolte le formalità di rito e su disposizione dell’A.G., sono stati associati al carcere di Catania Piazza Lanza. Le armi sequestrate, nei prossimi giorni, saranno inviate agli esperti del R.I.S. di Messina che le sottoporranno a degli esami tecno-balistici per stabilirne l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi.  

 

 

 

 

 


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