Da Porta Nuova a Resuttana | La ragnatela del boss Corona - Live Sicilia

Da Porta Nuova a Resuttana | La ragnatela del boss Corona

Palermo, i segreti dell'operazione "Delirio". Dal mensile "S".

PALERMO – “L’hai sentito a quello che si sono tirati ieri sera?”, chiedeva Emanuele Burgio. “L’ho sentito al telegiornale… la migliore cosa”, rispondeva glaciale Giuseppe Corona. Era il 13 marzo 2014. Poco prima, alla Zisa, avevano ammazzato il boss della famiglia di Palermo Centro, Giuseppe Di Giacomo. Nel 2016 Giuseppe Tantillo pentito del Borgo Vecchio riferì che “Corona aveva avuto un battibecco con Di Giacomo Giuseppe. Di Giacomo mi raccontò di aver avuto un litigio (con Corona, ndr) qualche mese prima della sua morte, perché Corona si era intromesso più volte in questioni di messa a posto e così Di Giacomo gli aveva intimato che si doveva fare i fatti suoi”. Il mensile S in edicola dedica uno speciale a tutte le intercettazioni che inchiodano Corona e ricostruiscono la sua “ragnatela” criminale.

Cosa sa Corona dell’omicidio? Chi è davvero Corona, uomo di Porta Nuova, legato a Tommaso Lo Presti? Per un lungo periodo sono stati fianco a fianco. Litigavano, ma facevano subito pace. Natale Palazzotto, figlio del boss dell’Arenella Gregorio, spiegava al padre detenuto che… “quello (Tommaso Lo Presti, ndr) gli ha dato un pugno sul vetro della macchina, gli ha detto pezzo di merda… poi l’indomani, dopo due giorni erano di nuovo insieme che ridevano”.

Corona è stato capace di creare quei contatti trasversali che lo hanno portato fino a Resuttana. Una trasversalità che non si vedeva da anni nelle dinamiche di Cosa nostra. Temuto, rispettato, osannato per le sue capacità come dimostrano alcune lettere indirizzate a Palazzotto, condannato tre mesi fa a vent’anni di carcere.

Una delle prime volte che gli investigatori si imbatterono in lui Corona se ne andava in giro con Domenico Lo Iacono, che tutti al rione “Capo” chiamano Mimmo u panella. Lo Iacono è figlio di Castrenze, storico uomo d’onore del mandamento di Porta Nuova, e cugino di Tommaso Lo Presti, che per anni del mandamento è stato il numero uno.

La madre di Lo Iacono è Giovanna Dainotti, sorella di Francesca Paola, la madre di Lo Presti. Dainotti, un cognome che subito richiama quello di un boss crivellato di colpi. Giuseppe Dainotti era stato scarcerato e pretendeva più di quanto qualcuno riteneva che gli spettasse. Quel qualcuno lo ha fatto fuori nel maggio 2017.

Tutti i particolari sul mensile “S” in edicola.


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