Castiglione conquista la presidenza |Nella maggioranza segnali di crisi - Live Sicilia

Castiglione conquista la presidenza |Nella maggioranza segnali di crisi

Tra fratture e mal di pancia, si è svolta la prima seduta. Nicotra e Zappalà vicepresidente. Di Salvo rompe con Bianco e si dichiara indipendente.

Palazzo degli Elfanti
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CATANIA – Qualche conferma e molte sorprese, per la “prima” del consiglio comunale dell’era Pogliese. Tra fratture e mal di pancia, nella maggioranza ma anche all’interno dell’opposizione, si è svolta stamani l’adunanza dell’assemblea cittadina, presieduta dal consigliere anziano (ovvero il più votato) Giovanni Grasso – che ha ricordato Rita Borsellino, Nino Martoglio e Pippo Fava nel proprio intervento – che ha visto giurare sindaco e consiglieri e scegliere, non senza difficoltà, presidente e vicepresidenti. Ed è proprio qui che sembra essersi consumata la prima crisi dell’ampia squadra che ha portato Salvo Pogliese a diventare sindaco di Catania.

La scelta di Giuseppe Castiglione come presidente dell’assise, uomo molto vicino all’ex presidente Raffaele Lombardo, sembra aver scontentato parte della maggioranza che avrebbe tentato di bloccare l’elezione, spostando l’attenzione sul consigliere Penna, esponente di Diventerà Bellissima. Castiglione ottenene 20 voti, qualcuno dunque proveniente dalle fila della minoranza.

Uno scontro che si è concretizzato al momento della scelta del vice di Castiglione in quota maggioranza, elezione che non è avvenuta se non in seguito a una lunga sospensione e in seconda battuta, e dopo un via vai dalla stanza del sindaco di alleati tutt’altro che contenti dell’andamento dei lavori. E che ha visto convergere la maggioranza sul nome di Carmelo Nicotra, ex Fratelli d’Italia ed eletto per il rotto della cuffia all’interno della lista In campo con Pogliese. Scelta che è sembrata l’unica possibile dopo, a quanto pare, il rifiuto della carica da parte di Manfredi Zammataro, esponente di Diventerà Bellissima. Nicotra diventa vicepresidente alla seconda votazione, con 20 voti.

Ma le fratture si sono verificate anche all’interno delle opposizioni: tra il Movimento 5 Stelle evidentemente scontento per non aver ottenuto alcuna carica, nonostante sia stato il partito più votato alle elezioni del 10 giugno scorso, e l’area bianchista, dalla quale è arrivato il nome del vicepresidente vicario. La scelta di Lanfranco Zappalà al posto dell’assessore uscente e fedelissimo dell’ex sindaco, Salvo Di Salvo, ha fatto infuriare quest’ultimo. Che dopo aver alzato la voce in corridoio, ha atteso il voto per poi dichiararsi indipendente. E non solo: sembra che il cambio del nome all’ultimo momento abbia spinto i consiglieri di Catania 2.0 a spostare il voto su un altro esponente dell’opposizione, il consigliere pentastellato Giovanni Grasso.

In aula, anche l’ex sindaco Bianco. Un ritorno tra gli scranni di Palazzo degli Elefanti dopo la recente parentesi del 2008, quando sindaco era Raffaele Stancanelli e l’ex primo cittadino sedeva accanto, tra gli altri, a Nello Musumeci. “Ho fatto il consigliere comunale anche altre volte – afferma Bianco – e so che si può servire la città anche da qui, con passione, e anche dall’opposizione. Questa città vedrà importanti progetti da affrontare e che passeranno in quest’aula. Noi non faremo un’opposizione pregiudiziale e distruttiva, a differenza di altri, ma costruttiva. Se ci presenteranno provvedimenti che meritano di essere votati noi li voteremo. Già oggi abbiamo presentato un ordine del giorno che impegna il consiglio comunale a difendere i milioni di euro del bando delle periferie, che il governo vorrebbe cancellare. L’Anci, di cui sono presidente del consiglio nazionale, si sta impegnando”. Bianco assicura vicinanza al sindaco Pogliese per le battaglie a favore della città. Lo abbiamo fatto in occasione dell’emendamento al Milleproroghe, il sindaco Pogliese con le forze politiche a cui fa riferimento, insieme al centrosinistra. L’emendamento lo ha preparato l’Anci”. L’emendamento è passato con 29 favorevoli.

In ogni caso, la seduta di oggi inaugura una nuova era. Almeno per quanto riguarda il rapporto tra il sindaco e il consiglio comunale. È lo stesso Pogliese a dichiararlo apertamente. “Credo fermamente nel rispetto dei ruoli diversi, di Giunta e Consiglio, di maggioranza e di opposizione. Sarò presente insieme alla mia giunta in aula, il più possibile”. Il sindaco è intervenuto anche sul dissesto, ricordando le delibere della corte di conti. “Stiamo percorrendo tutte le strade possibili – ha detto. Stiamo sollecitando alcuni decreti legislativi e interventi alla camera che inizierà i lavori il 3 settembre. Abbiamo chiesto un aiuto particolare per Catania. Lo stiamo facendo in assoluta sinergia con Bianco, con Grasso. Se il dissesto dovesse essere ratificato, noi peggio reremola nostra condizione. Ma credo che ci sia contestuale necessità di sforzi di tutti. La strada è stretta e impervia, ma io sono convinto che possiamo risalire la china. Catania ha sempre superato momenti drammatici ed è risorta. Sono convinto che ce la possiamo fare”.

 

 

 

 


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