Consiglio, strappo in maggioranza |Giuffrida aderisce al gruppo Misto - Live Sicilia

Consiglio, strappo in maggioranza |Giuffrida aderisce al gruppo Misto

Il consigliere eletto nella lista di Pogliese, Un cuore per Catania, non avrebbe "trovato intesa progettuale" con i collegi.

CATANIA – Per un consigliere di opposizione che si dichiara indipendente, lasciando la compagine Con bianco per Catania, ce n’è un altro della maggioranza che lascia i colleghi e dichiara di voler appartenere al Gruppo misto. In attesa che la composizione dei partiti e dei movimenti politici in aula venga definita, dopo il Consiglio comunale di ieri, il primo dell’epoca Pogliese, sono due gli strappi da registrare: il primo, avvenuto alla fine della seduta di ieri al termine della quale, l’ex assessore Salvo Di Salvo, evidentemente contrariato per la scelta della vicepresidenza ricaduta su Lanfranco Zappalà, nonostante sin dalla mattina fosse girato invece il nome dell’ex delegato bianchista. Il secondo  si è registrato, invece, in serata, quando Salvo Giuffrida, consigliere uscente rieletto all’interno della lista riferimento del sindaco, Un cuore per Catania, ha deciso di dichiararsi indipendente.

La lacerazione sembra sia nata da malumori sopiti ed esplosi poi durante la seduta– durante la quale è stato eletto presidente il consigliere autonomista, Giuseppe Castiglione, figlio di Santo, ex presidente dell’autorità portuale – e vice, Carmelo Nicotra. “Non avendo trovato intesa progettuale per affrontare la grave crisi che attanaglia la nostra città – scrive Giuffrida in una breve nota – intendo, allo stato, aderire al gruppo misto in attesa di individuare motivate soluzioni per la nostra città”.

Una partenza con il botto, non c’è che dire, per il nuovo senato cittadino che dovrà affrontare numerosi e delicati passaggi, primo fra tutti il dissesto, sia nel caso fosse dichiarato, sia nel caso si potesse procedere alla rielaborazione del Piano di riequilibrio, che dovrebbe passare dall’aula. E i cui nervi tesi potrebbero rallentare, se non bloccare, come avvenuto in passato, i lavori.

 

 


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