Arrivano i soldi per i teatri pubblici | Premi per chi "riempie" le sale - Live Sicilia

Arrivano i soldi per i teatri pubblici | Premi per chi “riempie” le sale

La Regione approva nuove risorse e criteri per dividere 4,1 milioni di euro.

PALERMO – Aumentano le risorse messe a disposizione dei teatri pubblici da parte della Regione. Ulteriori 2,5 milioni si sommano agli 1,6 milioni già stanziati e provenienti dal Furs. Il mese scorso l’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Sandro Pappalardo aveva deciso che il 35% del fondo per gli spettacoli sarebbe andato ai teatri pubblici mentre il 65% andava destinato agli enti teatrali privati. Ma l’Ars durante l’approvazione della legge di bilancio aveva destinato ulteriori 2,5 milioni ai soli enti a partecipazione pubblica. Così, la Giunta pochi giorni fa ha approvato la proposta dello stesso assessore che rimpingua le risorse già precedentemente destinate. In totale i teatri pubblici dovranno spartirsi 4,1 milioni di euro. Le risorse superano complessivamente le cifre a disposizione degli enti teatrali privati a cui andranno 3,35 milioni.

Le risorse dovranno come detto essere divise fra gli enti, le fondazioni e le associazioni a partecipazione pubblica. Ciascun teatro dovrà presentare un’istanza in cui esporrà alcuni dati e informazioni, sulla stagione, sugli incassi, sulle risorse umane. Poi si stilerà una graduatoria e si attribuiranno le risorse in proporzione. I 4,1 milioni saranno comunque divisi prima fra tipologie di teatro. Il 78% dei fondi, circa 3,2 milioni, andrà al settore lirico-sinfonico e musicale. Mentre il 22% delle risorse, pari a 900mila euro circa, sarà per il teatro di prosa e di poesia.

La delibera della Giunta approva anche lo schema di avviso a cui dovranno rispondere i teatri per competere all’arrivo delle risorse. Le principali novità sono che rispetto all’anno scorso non c’è più la distinzione fra teatri a partecipazione regionale e teatri a partecipazione pubblica generale. Inoltre rispetto al 2017 cambia anche il parametro fra il rapporto tra il personale amministrativo e il personale totale. Prima questo parametro ammontava al 35%, ora scende al 30.

Infine, l’aspetto più determinante della modifiche ai criteri e ai punteggi di valutazione riguarda i contenuti dell’offerta culturale dei teatri. Saranno maggiormente premiati con le risorse regionali gli enti che realizzeranno nuove produzioni e quelli che produrranno le opere di autori siciliani nel 2018. Inoltre, saranno valorizzati i teatri che riempiono i teatri con maggiori incassi da botteghino e abbonamenti e quelli che sanno rintracciare fondi attraverso sponsorizzazioni e accordi di co-marketing cioè accordi d’investimento.

Fra gli altri criteri cresce l’importanza poi di avere i conti in regola e una maggiore autonomia dalle risorse pubbliche. Il percorso di risanamento degli enti è un requisito di partecipazione. Mentre fra i criteri c’è il fatto che gli incassi nel 2017 non devono essere inferiori al 7% dell’ammontare dei contributi pubblici. Sul fronte dei contenuti, invece, fra gli altri motivi di punteggio troviamo l’organizzazione di spettacoli in aree archeologiche e luoghi culturali e lo svolgimento di spettacoli per famiglie e bambini.


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