Dissesto, vicepresidenza e addii |Parla Bottino, bianchista di ferro - Live Sicilia

Dissesto, vicepresidenza e addii |Parla Bottino, bianchista di ferro

L'ex consigliere del Megafono guida oggi i tre consiglieri del gruppo riferimento dell'ex sindaco. Orfano da poco di Salvo Di Salvo.

Opposizione a Palazzo
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CATANIA – Il suo gruppo ha già perso un componente, Salvo Di Salvo che si è dichiarato indipendente, ma lui non si turba, tutt’altro. Daniele Bottino, neo capogruppo di Con Bianco per Catania, eletto dai colleghi la scorsa settimana, sembra avere le idee chiare su quale debba essere il ruolo dell’opposizione e del gruppo di cui è leader, soprattutto di fronte a tempi per Catania che si preannunciano sempre più bui.  Con lo spettro del dissesto come una spada di Damocle, infatti, il consiglio comunale potrebbe essere chiamato a dover prendere decisioni importanti, forse impopolari, ma dovrà prenderle.

“La nostra – afferma Bottino, già consigliere durante l’ultima sindacatura Bianco e oggi al fianco dell’ex sindaco in aula – sarà un’opposizione che vuole proporre, non demolire, a differenza di quella che è andata in scena negli ultimi 5 anni. Siamo tre consiglieri – continua,  – oltre me, l’ex sindaco Bianco e Lanfranco Zappalà, oggi vicepresidente – che conoscono bene i meccanismi del senato cittadino e coscienti di quanto sia importante per la vita della città. Inoltre – aggiunge – dobbiamo dare l’esempio, dato che l’aula per due terzi conta neo consiglieri”.

Spende poche parole, Bottino, sull’uscita di Di Salvo, in evidente polemica con i colleghi per la mancata elezione a vicepresidente del Consiglio. “È una sua decisione – sottolinea. Salvo (Di salvo ndr), ha deciso di candidarsi in una lista, Con Bianco per Catania, per poi allontanarsi, non condividendo le scelte dei colleghi di gruppo, scelte che lui conosceva benissimo”. Il riferimento è alla nomina di Lanfranco Zappalà come vice di Giuseppe Castiglione sullo scranno più alto del Consiglio, nome che secondo Bottino era stato condiviso da tutti.  “Mi spiace politicamente perdere un uomo come lui – continua il capogruppo – che ha amministrato da assessore e ha una lunga esperienza d’aula. ma la decisione è la sua e io la rispetto”.

Certo, in questo modo, il gruppo di Bottino ha perso un elemento che i bene informati danno in transito verso il gruppo Catania 2.0, riferimento degli esponenti del Pd Luca Sammartino e Valeria Sudano. Un passaggio che porterebbe il gruppo dei sammartiniani ad avere un consigliere in più dei colleghi. Ma questo aspetto non preoccupa Bottino. “Con i colleghi di Catania 2.0 c’è sempre stato dialogo, anche durante la passata consiliatura – afferma ancora il capogruppo – e abbiamo supportato Enzo Bianco sindaco insieme, durante la campagna elettorale”. Sarà, ma rumors vorrebbero già l’alleanza elettorale scricchiolare e la votazione del vicepresidente del Consiglio, che ha visto gli esponenti di Catania 2,0 votare per Giovanni Grasso, esponente dei 5 stelle – paleserebbe questa rottura. Anche se i giochi d’aula sono appena iniziati e le cose potrebbero cambiare.

Anche per i malumori evidenti in casa della maggioranza, che hanno già portato all’adiueu di Salvo Giuffrida, eletto con Pogliese e approdato al gruppo misto dopo la prima seduta del Consiglio. “Mi auguro che il sindaco Pogliese, con cui ho un ottimo rapporto – prosegue – porti avanti il dialogo, ma il vero volto dell’amministrazione si vedrà più avanti. Vedremo se il sindaco riuscirà a gestire la piccola crisi che ha investito la sua maggioranza, o se ne resterà schiacciato. Noi restiamo disponibili al confronto, né ci metteremo di traverso – conclude – ma bisognerà vedere quale sarà l’atteggiamento del governo cittadino, verso la città e verso l’aula”.

 

 


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