Fondo per il personale| Sette milioni in bilico - Live Sicilia

Fondo per il personale| Sette milioni in bilico

Il nucleo di valutazione dovrà certificare le somme già pagate. Altrimenti scatteranno i tagli.

COMUNE DI PALERMO
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PALERMO – Oltre sette milioni di euro: è questa la cifra su cui il nucleo indipendente di valutazione del comune di Palermo dovrà esprimersi nei prossimi mesi. Si tratta di soldi che, dal 2012 al 2017, sono stati stanziati da Palazzo delle Aquile come risorse variabili del fondo per la produttività, nell’ambito delle risorse decentrate: stiamo parlando del così detto salario accessorio del personale comunale che premia la produttività e mira all’efficienza dei servizi.

Soldi su cui il ministero dell’Economia, nella relazione di fine 2017, ha puntato il dito. Secondo la normativa, infatti, questi soldi possono essere usati solo a due condizioni: che ci siano i fondi in bilancio e che siano stati raggiunti gli obiettivi. Una verifica che tocca al così detto “Oiv”, l’organismo indipendente di valutazione: tre esperti, nominati dal Comune ma esterni, che si occupano per l’appunto di controllare la realizzazione degli obiettivi, la corretta gestione delle risorse pubbliche e il buon andamento della pubblica amministrazione. In pratica, devono valutare l’operato dei dirigenti e quindi degli uffici.

Ma gli ispettori del Mef hanno notato delle anomalie. Dal 2011 in poi, infatti, la somma è stata sempre uguale: 1.205.936,51 euro. “Presso il comune di Palermo, in contrasto con la loro natura variabile, tali risorse sono state inserite ogni anno, di fatto stabilizzandole”, ha scritto il dicastero. Ma non è finita qui, perché il parere dell’Oiv dovrebbe contenere anche gli obiettivi da raggiungere e valutare. Peccato che, fanno notare gli ispettori, nelle attestazioni del Nucleo di valutazione manchi “la certificazione, con precisa assunzione di responsabilità, circa la sussistenza e il rispetto delle condizioni previste dalla disciplina contrattuale, con particolare riferimento al raggiungimento degli obiettivi di produttività che hanno rappresentato il fondamento giustificativo dello stanziamento”. Insomma i soldi possono essere dati solo se si raggiungono gli obiettivi, ma questo risultato va certificato.

E il Comune è corso ai ripari. Lo scorso aprile l’allora Capo di Gabinetto, Sergio Pollicita, ha adottato alcune misure in via cautelare: in pratica sono stati congelati 7,2 milioni di euro sul fondo attuale e futuro, in attesa che l’Oiv si esprima nuovamente secondo le indicazioni del ministero. Se il Nucleo confermerà i dati, i soldi verranno sbloccati; ma se la certificazione non sarà integrata, bisognerà restituire i soldi. In poche parole, il fondo dal 2018 al 2022 dovrà fare a meno di 1,7 milioni di euro l’anno (compresi gli oneri riflessi). Soldi che, in pratica, sarebbero tolti al personale.

Tutto qui? No, perché il Nucleo indipendente di valutazione è recentemente cambiato per due terzi e il nuovo organismo si è insediato appena un mese fa. Il primo punto all’ordine del giorno sono proprio le certificazioni grazie alla quali sono stati dati i soldi in passato e su cui il ministero ha chiesto di intervenire: il nuovo Nucleo dovrà decidere, in pratica, se confermare quanto fatto in passato oppure no, assumendosene tutte le responsabilità, e sulla base di questa decisione si capirà se i sette milioni di euro saranno tolti o meno dal fondo destinato al personale, dirigenti compresi.

L’Oiv dovrà andare a ritroso di sei anni e scartabellare tutti i documenti e i verbali: una situazione assai spinosa, che nessuno al momento commenta, ma da cui dipenderà il salario accessorio dei prossimi anni del personale comunale.


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