Diciotti, la grande manifestazione| Previste tensioni al porto di Catania - Live Sicilia

Diciotti, la grande manifestazione| Previste tensioni al porto di Catania

"Siamo stanchi di come come la vita delle persone venga ignorata e avvilita".

CATANIA – Nave Diciotti a Catania, giorno numero cinque. Il giorno della mobilitazione regionale anti Salvini, della tensione. È un muso contro muso a distanza quello tra il governo nazionale e i manifestanti che chiedono lo “sbarco immediato” dei 150 migranti “trattenuti” nell’imbarcazione della guardia costiera. Dopo il fallimento di ieri del vertice europeo a Bruxelles e la presa di posizione in serata del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, fonti del Viminale fanno sapere che “c’è tranquillità e non cambia la linea della fermezza”.

Dai movimenti e dalle associazioni continua la chiamata in vista della manifestazione di oggi pomeriggio al quarto molo di levante del porto di Catania; intanto l’attenzione delle forze dell’ordine è ai massimi livelli. Ecco l’appello di Matteo Iannitti, leader di Catania Bene Comune: “Catania città aperta all’accoglienza. Facciamoli scendere! Apriamo i porti! – ha scritto in una nota – Da molti giorni 150 donne e uomini, fuggiti dalla miseria, dalla guerra e dai lager libici dove hanno subito le violenze dei trafficanti di esseri umani, si trovano sulla nave della Guardia Costiera italiana Diciotti. Nessun obiettivo politico del Governo – conclude Iannitti – può giustificare l’utilizzo di centinaia di vite umane come arma di ricatto, considerate carne da macello, non vite e speranze ma numeri da distribuire o respingere. Nessuna donna e nessun uomo è illegale. Restiamo umani!”

“Oggi parteciperò al grande presidio antirazzista promosso dai sindacati, dalle associazioni e dai movimenti al porto di Catania”. Lo scrive su Facebook Arturo Scotto di Articolo 1 e Liberi e Uguali. “Lo avverto come un dovere civico prima ancora che politico. Salvini sostiene di voler “difendere i confini”. Intanto già ne sta superando uno fondamentale: quello che separa la civiltà dalla barbarie. Impedirglielo è un imperativo morale”, prosegue Scotto. “Chiederemo al Ministro degli Interni di liberare subito i 150 ostaggi bloccati da giorni sulla nave Diciotti: non si celebra una cinica campagna elettorale permanente sulla pelle delle persone. Un governo che oggi sequestra i migranti su una nave, domani arriverà a sequestrare anche i diritti civili, sociali e democratici dei cittadini italiani. Fermiamoli ora”, conclude.

La voce congiunta dell’Unione degli Studenti di Sicilia e di Link – Studenti Indipendenti Catania. “In questi giorni, nonostante la manifesta illegalità di tutto ciò che sta avvenendo, la polizia è schierata di fronte la nave, impedendo alle persone rinchiuse dentro di sbarcare e costringendole a un trattamento disumano. Siamo stanchi – scrivono – di come come la vita delle persone venga ignorata e avvilita, della libertà di circolazione delle merci e dei capitali ma non degli esseri umani. Non vogliamo rassegnarci a una logica per cui le merci valgono più delle vite umane: tutte e tutti devono avere il diritto di scegliere il luogo in cui vivere e di liberarsi dalle condizioni di miseria e sfruttamento a cui sono costretti”.

Le associazioni del Tavolo Asilo chiedono con urgenza al Governo italiano di autorizzare lo sbarco. “I migranti soccorsi dalla nave italiana senza ulteriori indugi devono essere messi in condizione di ricevere assistenza adeguata e di beneficiare di tutte le garanzie definite dalla nostra Costituzione, dalla normativa nazionale, comunitaria e dalle convenzioni internazionali, a prescindere dai tempi e dagli esiti della contrattazione politica tra gli Stati Europei. Le risposte dell’Unione europea alla gestione dei flussi migratori, compresi quelli dei minorenni, nel Mediterraneo deve essere richiesta nelle opportune sedi e non attraverso il trattenimento illegale di persone a bordo di una nave”. Al Tavolo Asilo aderiscono: Caritas Italiana, A Buon Diritto, ACLI, ActionAid, Amnesty International Italia, ARCI, ASGI, Casa dei Diritti Sociali, , Centro Astalli, CIR, Comunità di S.Egidio, CNCA, Emergency,  Médecins du Monde Missione Italia, Mediterranean Hope (FCEI), MEDU, Save The Children Italia, Senza Confine, Oxfam Italia del Tavolo Asilo Nazionale

Intanto sul fronte giudiziario l’Associazione Consitalia ha depositato stamani un esposto-denuncia a firma del Presidente regionale, Alfio Fabio Micalli, nei confronti degli organi competenti dello Stato italiano a causa della mancata applicazione delle guida Imo sul soccorso in mare la cui violazione comporta una gravissima violazione del diritto internazionale. “Ancora si denuncerà l – spiegano in una nota – a violazione dell’art. 3 della convenzione Cedu contro i trattamenti inumani e degradanti, la violazione degli artt. 605, 289 ter e ss Codice penale, e dell’art. 32 della Costituzione Italiana che così recita: ‘La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti’, concludono.


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