Skip to content
Sezioni
LiveSicilia
Cerca
Palermo
Catania
Trapani
Agrigento
Messina
Caltanissetta
Enna
Ragusa
Siracusa
Cerca
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Salute
  • Concorsi
  • Cultura e Società
LiveSicilia.it / Archivio / Salvini e i migranti La ribellione dei vescovi

Salvini e i migranti
La ribellione dei vescovi

La questione della 'Diciotti', il ruolo della Sicilia.

Uomini e dei
di Augusto Cavadi
5 Commenti Condividi

Sia chiaro: la questione dei migranti è una vicenda epocale che non può essere risolta né da un fronte politico né dall’altro, con slogan e fakenews. Tuttavia ci sono momenti della storia in cui, pur esitando su ciò che si può e si deve fare, si è tuttavia certi su ciò che si deve evitare.

Tra questi vicoli ciechi impraticabili rientra ogni decisione governativa che usi la miseria degli ultimi come arma di ricatto contro le istituzioni europee. Per questo i vescovi siciliani, per bocca di monsignor Antonio Staglianò, hanno ipotizzato un clamoroso sciopero della fame nella nave della Guardia costiera italiani “Diciotti” pur di ottenere l’autorizzazione allo sbarco dei 150 ostaggi.

Due considerazioni almeno s’impongono. La prima: dopo anni di dichiarazioni aeree, i presuli siciliani provano a passare dalle parole ai fatti. A questo li sollecita fortemente il senso più autentico del messaggio cristiano (che è qualcosa di più antico, di più genuino e di più prezioso della superfetazione dogmatica e moralistica chiamata “cattolicesimo”). E’ lo stesso vescovo di Noto a spiegarlo: “L’umanità ‘buona e vera’ che Gesù ha introdotto nel mondo e che il cristianesimo ha portato in Europa (umanità che dentro processi magmatici ha costruito l’Europa e la sua unità culturale) ha come segno distintivo l’accoglienza, il prendersi cura, la condivisione del dolore di altri, l’immedesimazione (Edith Stein) che produce ‘simpatia’ ed ’empatia’. Questa umanità è l’anima dell’Europa e dell’Italia. L’Italia, che per mantenere la linea dura nei confronti dell’Europa insensibile e anestetizzata, nemmeno si commuove per lo sciopero della fame di 150 persone umane, nostri fratelli e amici, resterà ancora ‘bella’, ma ormai ‘senz’anima. La perdita dell’anima sta già deturpando la bellezza del suo volto, costringendo milioni di cittadini a vergognarsi di appartenere alla nazione. Quale bellezza salverà l’Italia? Non c’è altra via che quella della solidarietà, ‘nuovo nome della pace'”.

E veniamo a una seconda considerazione. Se compito dei pastori è esercitare la profezia (non nel senso banale di previsione del futuro, ma nel senso biblico di parlare al posto dell’Eterno), compito della politica – dei cittadini e dei loro rappresentanti democratici – è trovare le strade per uscire dai labirinti. Nonostante le incertezze del Movimento Cinque Stelle – che appiattendosi sulle posizioni di Matteo Salvini rischia di fare la brutta fine della fagocitata Forza Italia – nelle stesse ore in cui i vescovi siciliani ventilavano lo sciopero della fame accanto ai profughi – è stato proprio un deputato palermitano pentastellato, Aldo Penna, a indicare una strada possibile: “I centocinquanta migranti trattenuti (mi auguro ancora per poche ore) sulla nave della nostra Guardia Costiera hanno tutto il diritto, intanto, di poter acceder e alle procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato politico. Di più: se l’UE continuerà a volgere lo sguardo altrove, si potrebbe anche pensare, provocatoriamente, al rilascio di visti temporanei per motivi umanitari, a tutti i migranti recuperati in mare dalla nostra Guardia Costiera. In questo modo, grazie a quanto previsto dal trattato di Schengen, i migranti potrebbero muoversi liberamente all’interno dei confini dell’UE e decidere essi stessi,​ in autonomia, in quale paese “redistribuirsi”. Sicuramente, non sarebbe un’azione che passerebbe sotto silenzio”.

Mi pare che in questo caso la Sicilia abbia offerto un fecondo esempio di sinergia nella distinzione dei ruoli: alle chiese la missione di ricordare i principi etici di fondo, ai politici di trovare le soluzioni tecniche per tradurre quei principi in pratiche. Senza né clericalismi invadenti né machiavellismi da superuomini di operetta.

www.augustocavadi.com

Tags: l salvini migranti · matteo salvini vescovi · salvini diciotti

Pubblicato il 29 Agosto 2018, 19:02
5 Commenti Condividi
Commenti
  1. Pippo 1957 3 anni fa

    Attenta CHIESA….che dopo che li avrete accolto vi chiederanno di togliere il Crocifisso ( come nelle scuole )…e magari faranno una moschea in un angolo della della chiesa.

    Rispondi
  2. enzo 1 3 anni fa

    a Gesù Cristo di stare appeso a delle pareti non gliene può fregare de meno. non è il Cristo delle pareti che ti dice, avevo sete e mi hai dato da bere, ero nudo e mi hai vestito, malato, in carcere e sei venuto a trovarmi, forestiero e mi hai accolto. Ma è il Cristo che si presenta nella carne e nel voto di ogni uomo ed è un Cristo che non ha nazione ne colore della pelle…..

    Rispondi
  3. Giovanni 3 anni fa

    Il cristiano è chiamato a confrontarsi e affrontare problematiche impensabili sino a pochi anni fa.
    Il Vangelo con la sua freschezza e attualità è la fonte ispiratrice che consente al cristiano di compenetrarsi nella realtà storica odierna e di dialogare con le persone di altre religioni alla luce dell’amore la solidarietà e la fratellanza valori universali che costituiscono le architravi del messaggio Evangelico.

    Rispondi
  4. Blasius 3 anni fa

    I vescovi in sciopero della fame. Bella trovata. Si uniranno così a quegli Italiani che da anni la fame, quella vera e non indotta dallo sciopero, la soffrono ogni giorno!!!

    Rispondi
  5. Pippo 1957 3 anni fa

    Enzo 1 la invito a fare un giro nei Paesi Musulmani con un crocifisso appeso al collo…poi ne parliamo !!

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Live Sicilia

Foto e Video

Tragico incidente, autocarro travolge pedoni VIDEO

VIDEO incredibile: grave incidente, pedone "miracolato"

Ambulanti di nuovo in piazza per chiedere riaperture ed aiuti

Blitz Open Prison Dealer, il video dell'operazione della Finanza

L'anniversario
0 Commenti Condividi

Sikanino lancia nuove referenze free form

di Sponsorizzato
Il brand festeggia 25 anni con una nuova campagna advertising
Concorsi tutte le notizie
Palermo
Catania
Trapani
Agrigento
Messina
Caltanissetta
Enna
Ragusa
Siracusa

Direttore Resp. Salvo Toscano - Aut. del tribunale di Palermo n.39 del 17/10/2008
Sede legale: Via Giuseppe La Farina nr. 3 - 90141 Palermo - Ufficio Registro delle imprese di Palermo nr. REA 277361 - P.I. 05808650823 - Capitale Sociale: 50.000 euro interamente versati
Tel. 0916119635 - Email: redazione@livesicilia.it - amministrazione@livesicilia.it - commerciale@livesicilia.it
Livesicilia.it Srl è iscritta nel Registro degli operatori di comunicazione al numero 19965.

Privacy Policy
Contatti
Pubblicità
RSS LiveSicilia