"Mia figlia nata con ogni comfort" | Un papà racconta la "buona sanità" - Live Sicilia

“Mia figlia nata con ogni comfort” | Un papà racconta la “buona sanità”

Luigi Alio, direttore del reparto di Ginecologia al Civico di Palermo

Un post sul blog per raccontare la nascita della secondogenita.

OSPEDALE CIVICO
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2 min di lettura

PALERMO – Non sono solo i casi di malasanità a fare notizia, per una volta, ma anche una storia di normalità può fare cronaca. La storia è quella di Giovanni e Alessandra Villino, una giovane coppia palermitana alle prese con la nascita della loro secondogenita. La piccola, Matilde Maria, è nata lo scorso 25 agosto, con una settimana di anticipo, e, a darle il “benvenuto” è stato tutto il personale del reparto di Ginecologia dell’ospedale Civico Di Cristina Benfratelli, a Palermo. Ed è proprio fra le pareti del nosocomio, un tempo piene di scritte e graffiti, che è ambientato il racconto che papà Giovanni condivide sul suo blog: “Sono rimasto piacevolmente colpito da alcuni particolari, il lato bello della Sanità che funziona”. Dai medici ai paramedici, dalla pulizia alla qualità degli ambienti, l’uomo ha voluto elogiare la struttura in cui è avvenuto il parto, scrivendo una recensione pubblicata sul suo blog, una cinquantina di righe “insolite” che stanno già diventando virali sul web.

“In Sicilia, siamo abituati a sentire perennemente storie di mala sanità – racconta Villino – per questo sono rimasto stupito di tutto ciò che abbiamo trovato. Il mio è stato un elogio sincero a quelle eccellenze che esistono nella nostra città, volto quasi a consigliare il reparto ad altre persone. Sì, – conclude ironico – un po’ come su Tripadvisor”.

Scrupolosità, professionalità, pulizia, umanità e ogni tipo di comfort sembrano proiettare chi legge il suo racconto in un’oasi felice, difficile da immaginare fra le strutture dell’isola. Ad esprimere soddisfazione per le belle parole del neo papà anche Luigi Alio, da quindici anni alla guida del reparto descritto dal giornalista/blogger: “Quella raccontata è una storia di normalità che passa per eccellenza. Sono contento che i pazienti apprezzino il lavoro che facciamo giorno per giorno. Io ci metto il mio, ma ciò che rende straordinario questa nostra realtà è l’immensa professionalità di medici e ostetriche tanto giovani ed estremamente motivati“.

Per il direttore, è possibile fare “buona sanità” anche senza enormi budget e così piccoli accorgimenti quotidiani possono rendere reale una missione quasi impossibile: “Mi piace tenere tutto in ordine. Ogni mattina faccio il giro completo delle stanze, controllando perfino bagni e corridoi. E se trovo qualcosa che non va, lo segnalo subito. Ho fatto plastificare le pareti e se oggi un papà vuole esternare la propria gioia scrivendo sul muro, c’è uno spazio ad hoc per farlo”. Ad Alio questa “sfida” piace, tanto da essere ancora al suo posto, nonostante l’età da pensione: “Ho sessantacinque anni, ma non ho mollato e non mollo perché mi diverto. Fra le nuove vite che arrivano e il continuo confronto con i miei giovani collaboratori, lavorare qui continua ad essere un’esperienza emozionante e avvincente”.


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