Commissario ferito, il vertice |I vice di Salvini a Catania - Live Sicilia

Commissario ferito, il vertice |I vice di Salvini a Catania

Dopo la rapina e l'aggressione, oggi è il giorno della solidarietà.

CATANIA – È il giorno della riflessione, della solidarietà. Il governo nazionale scende a Catania per esprimere vicinanza al commissario di Polizia in forza alla divisione anticrimine Nuccio Garozzo, vittima ieri di aggressione in casa da parte di due extracomunitari. “Più che solidarietà, vogliamo esprimere il senso della presenza!”. Presenza dello Stato. Parlano all’unisono i sottosegretari all’Interno del governo Conte, Stefano Candiani e Nicola Molteni. I vice di Salvini. Entrambi della Lega. Entrambi con Alberto da Giussano sulla giacca. L’incontro con la stampa è avvenuto oggi in Questura, alla presenza del sindaco di Catania Salvo Pogliese e del questore Alberto Francini. “Si tratta di un fatto gravissimo, non potevamo non esserci, ma a quanto pare per la grande stampa è come se non fosse avvenuto”, dice Candiani. “Non è un semplice caso come gli altri – insiste – Parliamo di chi abusa della nostra ospitalità per commettere reati”.

“Siamo qua per dare il nostro sostegno alla Questura e all’Amministrazione di Catania, ci mettiamo a disposizione” – dice Molteni. Come nel concreto? È l’interrogativo anche del sindaco Pogliese: “Stiamo affrontando da anni l’emergenza migranti, il governo deve aiutarci sul fronte delle risorse e dei mezzi”. Una richiesta a cui si accoda Saro Indelicato, il segretario nazionale del sindacato di polizia Sap: “È necessario un rafforzamento degli organici, qui a Catania mancano almeno 200 poliziotti”. La replica di Molteni è immediata: “I temi delle assunzioni e del potenziamento degli organici non sono evidentemente una necessità ma una priorità”.

L’esponente leghista intanto rilancia la questione politica, non tanto sull’immigrazione ma sul tema della sicurezza individuale. E lo fa da primo firmatario del disegno sulla legittima difesa: “Tocca allo Stato garantire sicurezza, tocca allo Stato la prerogativa dell’uso delle armi. Ma ogni cittadino deve avere il sacrosanto diritto a casa sua di potersi difendere”. C’è un’emergenza sicurezza a cui dare delle risposte. “Nel momento in cui abbiamo la mafia, il crimine diffuso, la disoccupazione che crea anche un conflitto sociale, questi problemi sommati a quello dell’immigrazione – spiega ancora il sindacalista Indelicato –  si rischia di far diventare la città una polveriera”. “Fino ad oggi sono state attuate politiche – fa eco Giuseppe Coco, segretario provinciale Sap – che non hanno permesso di controllare il fenomeno. E un fenomeno fuori controllo rischia di generare sentimenti pericolosi nella gente come quello della diffidenza che può sfociare anche nel razzismo, che è una cosa terribile”.

I due sottosegretari all’Interno prima di arrivare nella saletta stampa della Questura hanno incontrato personalmente il poliziotto ferito. Fanno sapere anche di una telefonata fra lo stesso e il ministro dell’Interno Matteo Salvini. È stato lo stesso questore Alberto Francini a rassicurare sulle condizioni di salute di Nuccio Garozzo, commissario di Polizia in servizio nella divisione Anticrimine. “Poteva stare meglio, ma tutto sommato è andata bene in considerazione del fatto che è stata un’aggressione avvenuta di notte e da parte di due soggetti piuttosto aggressivi”.

Francini si è anche complimentato con Garozzo per la pronta e misurata reazione che ha portato all’arresto del 18enne ghanese. “Il collega ha reagito bene, in maniera forte, ed è anche riuscito ad arrestare uno dei due malviventi. E devo anche dire – continua – che ha avuto anche una reazione proporzionata, perché l’aggressore era armato e avrebbe potuto sparargli addosso. Invece ha evitato danni più gravi”.

 


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