Con la Lega o in un nuovo partito? | Il dilemma di Diventerà Bellissima - Live Sicilia

Con la Lega o in un nuovo partito? | Il dilemma di Diventerà Bellissima

Il movimento di Musumeci si avvia al congresso. E valuta le prossime mosse in vista delle Europee

 

Centrodestra
di
3 min di lettura

Per Diventerà Bellissima si avvicina l’ora delle scelte. Con le Europee dell’anno prossimo, il movimento di Nello Musumeci dovrà decidere cosa diventare da grande. All’orizzonte ci sono diverse possibilità, come il patto federativo con la Lega di Salvini o la creazione di un nuovo soggetto nazionale di centrodestra. Tra ottobre e novembre un congresso dovrà affrontare anche questo tema. A quell’appuntamento ha rimandato Nello Musumeci: “Per quanto riguarda le elezioni Europee – ha detto il presidente della Regione – noi abbiamo già detto che come movimento politico ‘Diventera’ Bellissima’ faremo un congresso tra fine di ottobre inizi novembre e saranno gli iscritti a decidere cosa fare”. E lo stesso governatore ha indicato due diversi possibili scenari: “Vediamo cosa accade, ma noi siamo abituati a fare scegliere la base. Per quanto riguarda le Europee, e non è da escludere le Politiche con il voto anticipato, sarà il congresso a decidere se il nostro movimento dovrà federarsi con un altro soggetto o se invece dovrà confluire o essere parte di un nuovo soggetto”.

Federarsi con un partito, la Lega in pole position, o “confluire o essere parte di un nuovo soggetto”, quindi. Quale? Magari un nuovo partito unico di centrodestra. O un partito che metta insieme il centrodestra che non è la Lega? O una sorta di nuovo Noi con l’Italia ma non solo democristiano, l’ennesimo tentativo di mettere insieme un nuovo contenitore nel centrodestra che acciuffi anche pezzi in uscita da una Forza Italia in disarmo? Al momento nessuno si sbilancia più di tanto. Anche perché ai buoni rapporti con Forza Italia, essenziali per il cammino della giunta regionale, ci si tiene eccome. Di certo, l’ipotesi del nuovo contenitore prevederebbe negli auspici del movimento un ruolo nazionale di leadership per lo stesso Musumeci con una platea vasta di potenziali interlocutor. Oppure c’è la Lega. Il modello è quello attuato dal Carroccio nell’altra grande isola: un patto federativo stabile con il Partito Sardo d’Azione. Stabile è la parola chiave. E spaventerebbe qualcuno dentro il movimento.

Raffaele Stancanelli qualche giorno fa a Livesicilia la poneva così: “Proprio l’esempio di Diventerà Bellissima che adesso deve proporsi come la nuova casa del centrodestra, in grado di aprire a tutta la politica siciliana”. Il coordinatore regionale, dimissionario, spiega chi sono i potenziali interlocutori: “Noi dobbiamo parlare a tutti: ai popolari, agli autonomisti, ai riformisti. Questo progetto deve rappresentare una vera novità. Penso a una confederazione che aggreghi tutti gli elettori e gli esponenti del centrodestra che non hanno un chiaro riferimento nell’attuale scenario politico”.

La prospettiva di una federazione con respiro nazionale è quella che più piace a Giusy Savarino, presidente della commissione Ambiente dell’Ars: “Il crescente ruolo di leadership politica del presidente Musumeci – dice – per noi è ragione di orgoglio ed è una prospettiva futura importante”.

“L’idea di un partito unico di centrodestra è affascinante ma richiede i suoi tempi”, osserva Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars. Che sottolinea “l’importanza della nostra autonomia e indipendenza in Sicilia”.

Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute, invita ad attendere gli eventi: “Qualsiasi decisione presa adesso senza comprendere cosa accadrà nell’ambito del centrodestra a livello nazionale non avrebbe senso e sarebbe prematuro. La ragione sociale di Diventerà bellissima è agevolare l’azione del governo della Regione. Qualsiasi cosa che possa determinare una frizione nella maggioranza non sarebbe opportuna”.

Già, il centrodestra. Il quadro nazionale è quanto mai incerto. Bisognerà capire quali saranno gli sviluppi nei rapporti tra Lega e Forza Italia, così come valutare l’ipotesi di partito unico. “Un anno fa di questi giorni – ricorda Razza – il centrodestra presentava in Sicilia una coalizione unita ed è quella coalizione che va difesa senza dimenticare che il valore è stare assieme”. Ed è noto che l’unità del centrodestra è tema assai caro alo stesso Musumeci.

Prudenza, insomma. Si procederà passo dopo passo. Già questa settimana Musumeci incontrerà gli stati maggiori del movimento. Poi ci sarà una direzione, che preparerà il congresso da celebrare tra fine ottobre e novembre. Bisognerà anche capire se nominare prima di allora un coordinamento che traghetti a quel passaggio, visto che Stancanelli si è dimesso dopo l’elezione in Parlamento, come prevede lo statuto.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI