In cerca del figlio da sette anni| "Caso sarà chiuso, io non mi fermo" - Live Sicilia

In cerca del figlio da sette anni| “Caso sarà chiuso, io non mi fermo”

Marcello Volpe, scomparso nel giugno del 2011 a Palermo

Laura Zarcone, mamma di Marcello Volpe, scomparso nel 2011: "Nulla mi impedirà di lottare"

PALERMO – “Io non so nemmeno se mio figlio è ancora vivo, ma di certo non smetterò di cercare la verità. Anche se il caso verrà chiuso io non mi fermerò, non sottovaluterò alcun elemento che possa condurmi a lui”. Non ha trovato ancora alcuna risposta al tormento più grande, Laura Zarcone. E’ la madre di Marcello Volpe, scomparso a Palermo il 12 luglio del 2011 quando aveva vent’anni. Da allora la vita di tutta la famiglia è stata stravolta e, a breve, potrebbe arrivare l’archiviazione dell’inchiesta.

“Ci siamo già opposti tre volte in questi anni – spiega – e le indagini sono proseguite. Al momento non sembra esserci alcun elemento su cui continuare a lavorare, ma sono consapevole che la procura ha fatto di tutto. Fino a pochi giorni fa, quando è apparso uno strano profilo Facebook che mi ha preoccupato ed è stato subito accertato che non era riconducibile a Marcello”.

Laura non perde la speranza. La stessa che si era riaccesa l’anno scorso, quando da Madrid si era diffusa velocemente la notizia del ritrovamento del ragazzo. Il calvario sembrava giunto ad una fine, ma fu la stessa madre a recarsi in Spagna e a dire, con certezza, che quel giovane coi capelli lunghi individuato dalla polizia spagnola, non era in realtà suo figlio. “Era molto somigliante, ma purtroppo non era lui – ha spiegato Laura Zarcone -. Riconoscerei mio figlio subito, nonostante i cambiamenti estetici che inevitabilmente saranno avvenuti in questi anni”.

Dal giorno della scomparsa, in via Aloisio Juvara nella zona della Fiera del Mediterraneo, segnalazioni e avvistamenti hanno sempre condotto ad un nulla di fatto. “Non ho mai lasciato niente di intentato e continuerò imperterrita il mio percorso, ma è sempre più difficile – prosegue la mamma di Marcello Volpe -. L’assenza di mio figlio diventa insopportabile sotto diversi punti di vista. Un anno fa, ad esempio, mi è stato comunicato che, ufficialmente, non può più essere considerato nello stato di famiglia perché è irreperibile. Beh, si tratta soltanto di un pezzo di carta, ma ciò mi ha fatto soffrire”.

Il ragazzo si era allontanato da casa di mattina, in corso c’erano i preparativi per la festa del suo ventesimo compleanno. Aveva detto che sarebbe andato nella falegnameria in cui lavorava ogni tanto, ma nessuno ha più avuto sue notizie, nonostante avesse detto al fratello minore che sarebbe tornato dopo un paio d’ore. Quel giorno indossava un paio di jeans, una maglietta scura ed un paio di scarpe da tennis. Il suo cellulare è sempre risultato irraggiungibile, il silenzio si è man mano trasformato in un tormento. “Non sarà un fascicolo chiuso a fermarmi – conclude la madre – qualunque cosa venga a galla dovrà comunque essere presa in considerazione. Non mi rassegno all’assenza di Marcello, nessuno di noi può. E’ la speranza a darmi la forza, per questo continuerò ad aspettarlo”.


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