Risse e pochi medici: è caos vaccini | E l'Asp di Palermo potenzia i centri - Live Sicilia

Risse e pochi medici: è caos vaccini | E l’Asp di Palermo potenzia i centri

Viaggio nei centri palermitani dove lunghe code e tensioni sono all'ordine del giorno.

PALERMO – A pochi giorni dall’inizio della scuola, e nonostante i ripensamenti del ministero della Salute sulla documentazione da fornire per l’accesso ad asili e materne, a Palermo è alta tensione nei centri vaccinali.

Il viaggio inizia dal centro “Biondo” di via Lazzaro, a pochi metri dall’ospedale Civico, dove sono dovute intervenire le forze dell’ordine per sedare una rissa nella struttura di riferimento per la popolosa zona del Villaggio Santa Rosalia.

Il motivo degli scontri è sempre lo stesso: la gestione del turno. Il primo paziente che arriva, c’è chi si alza all’alba, crea una lista che viene poi consegnata all’impiegato dell’ufficio. Accade anche nei centri per l’impiego, all’Inps o all’Agenzia delle entrate.  Insomma, un caos difficile da gestire a fronte di tantissimi utenti, poche ore di servizio e pochi addetti.

Giorni fa scenario di disordini, come segnalato da un lettore di LiveSicilia, è stato l’ambulatorio in via Spata, a Pallavicino.  “Episodi del genere sono all’ordine del giorno – dice un medico dell’Asp di Pallavicino – anche qui, quando ci sono troppe richieste, consideri che noi non facciamo almeno 75 vaccini al giorno, il caos diventa ingestibile”Tanta gente in attesa, visto che l’ambulatorio serve cinque quartieri ed ha anche sostituito il presidio dell’ospedale Cervello, ma nessuna rissa. Non è stato necessario allertare alcuna volante della polizia.

Ci sono pure i “migranti” dei vaccini. Come la mamma che fa la fila con un bambino di due anni: “Io dovrei portare mio figlio in via Lazzaro, ma non potevo davvero aspettare, lì è tutto un caos. Si arriva persino alle mani – racconta Alessandra Sanimeni –. Anche il centro alla Guadagna non è da meno. Non ho avuto altra scelta che venire qui. Devo vaccinare mio figlio prima che cominci la scuola”. Pare che i medici ogni tanto facciano delle eccezioni, soprattutto ora che si avvicina l’inizio della scuola. Le regole sono chiare: il vaccino deve essere somministrato nell’ambulatorio di competenza del proprio quartiere di residenza. 

A rendere tutto più difficile anche il numero dei medici e dei centri presenti sul territorio. Per la città di Palermo, in base ai dati pubblicati sul sito dell’Asp, sono attivi 12 centri a fronte di circa 96mila bambini di età compresa fra i 0 e i 14 anni. Nel 2017 sono stati effettuati in città e provincia, in totale, circa 500mila vaccini, di cui 100mila solo fra settembre e ottobre.

II centro “Biondo” è operativo solo il martedì e il venerdì, dalle 9 alle 12:30. L’ambulatorio, inoltre, può contare solo su due medici e fa al massimo 40 vaccini al giorno. Ieri alle 10:30 una folla disordinata era ancora stipata lungo un corridoio stretto, senza finestre. E le mamme perdono la pazienza. “Io e mio figlio siamo qui dalle 7- dice Anna Lo Presti – è una vergogna. Neanche gli animali vengono trattati in questo modo. La cosa più grave è che riusciamo ad essere spietati anche fra di noi. Durante la distribuzione dei numerini stavo per essere travolta dalla gente. Con il risultato che chi era dopo di me, con la violenza, è riuscito a scavalcarmi. Mio marito ha dovuto chiamare la polizia tre volte”.

C’è chi si presenta alle 2 di notte pur di essere il primo. “Palermo città della cultura? Vorrei che il sindaco Leoluca Orlando venisse a farsi un giro qui. Che vedesse con i suoi occhi dove siamo costretti a portare i nostri figli per farsi un vaccino”, aggiunge Nunzia Maura.

Altre mamme protestano perché costrette a tornare a casa senza che il figlio sia stato vaccinato. Eppure la data per il richiamo è scaduta da settimane. L’ambulatorio si trova all’interno di quella che una volta era una scuola: a parte i locali adibiti per le vaccinazioni, il resto è da scenario post bellico. Due porte aperte separano dalla devastazione: vetri rotti, muri e porte a pezzi. Niente foto, chiede uno dei genitori in attesa: “Se le pubblicate chiudono il centro e ci mandano chissà dove. Almeno qui abbiamo questo presidio, gli altri ambulatori non sono certo migliori”.

Tensione anche al centro Guadagna. Stessa storia: lista ufficiosa, sostituita poi da quella ufficiale, mamme e piccoli stipati in sale d’attesa inadeguate e calde. Nessun angolo con i giochi adatto ai più piccoli che nell’attesa dormono o piangono. Il bagno è guasto e le mamme non possono far altro che accompagnare i bimbi nel parcheggio dell’ambulatorio. Per fare i bisogni ci si deve accontentare di un albero.

L’Asp di Palermo: camper itinerante e nuove assunzioni

Caos vaccini, l’Asp di Palermo corre ai ripari. Torna in strada infatti il camper delle vaccinazioni che andrà a supportare ed affiancare tutte quelle strutture dell’Asp che registrano il maggiore afflusso di utenti. Si tratta di una vera e propria equipe itinerante che, in base ai dati registrati dagli operati dei centri tradizionali di vaccinazione, andrà quotidianamente ad affiancare i servizi. La prima tappa è, già, stata programmata per martedì prossimo alla “Guadagna”, Presidio che negli ultimi giorni ha fatto registrare un incremento considerevole di accessi.

Non solo il camper e l’equipe itinerante, la direzione aziendale dell’Asp di Palermo ha potenziato tutte le strutture di città e provincia incrementando l’organico con 32 nuovi operatori, di questi 22 sono medici ed in particolare: 14 medici di continuità assistenziale in plus orario; 3 medici di continuità assistenziale in plus orario destinati alle isole minori (Lampedusa, Linosa ed Ustica) e 5 medici specializzandi in Igiene e Medicina Preventiva. Oltre ai medici, l’organico dei Centri di vaccinazione dell’Asp è stato incrementato con 10 Operatori sanitari professionali (tra personale dipendente ed incaricati).

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