"Damiano è sotto shock | Ma ha parlato con i genitori" - Live Sicilia

“Damiano è sotto shock | Ma ha parlato con i genitori”

Il racconto di Don Dante Carraro, il direttore della Ong con cui lavora il medico catanese.

PALERMO – “Damiano è sotto shock. Incredibilmente non ha mai perso conoscenza, e questa probabilmente è stata la sua fortuna, ma il ricordo dell’impatto deve essere ancora superato. Quindi è bene lasciarlo tranquillo”. L’impatto di cui parla Don Dante Carraro, direttore della Ong Medici con l’Africa-Cuamm, è quello dell’aereo sull’acqua, l’aereo sul quale viaggiava Damiano Cantone, medico catanese di 32 anni, sopravvissuto miracolosamente al disastro.

Il volo era diretto da Juba, capitale del Sud Sudan, a Yirol, città in cui la Ong gestisce un ospedale, dove curano soprattutto mamme e bambini. Damiano, specializzando in Medicina interna e con un’enorme passione per i viaggi, avrebbe dovuto cominciare ieri i suoi sei mesi di incarico nel paese africano. 

Ma non è andata così: il pilota dell’aereo, forse a causa della foschia, non si è accorto che stava per atterrare su un palmeto e per evitarlo ha virato verso l’acqua di uno dei laghi della zona. Sono morti in diciotto, si sono salvati in tre, due uomini e un bambino di 6 anni. Tra questi c’è Damiano.

“Appassionato e motivato – scrive in una nota la Ong Cuamm – avrebbe di lì a poco raggiunto il nostro team per far quello per cui si era preparato e che aveva lungamente atteso e desiderato: dedicare energia e professionalità a chi è vulnerabile, in difficoltà, ultimo. Quegli stessi ‘ultimi’ che lo hanno aiutato a uscire dall’aereo prestandogli i primi soccorsi”.

“Qualche ferita che è stata suturata sul posto, qualche frattura, una commozione cerebrale ma nessun danno neurologico, gli arti funzionano bene – riferisce Don Dante -. Dopo le prime cure a Yirol e gli esami radiologici a Juba, Damiano è stato trasferito a Nairobi, in Kenya, per verificare che non ci siano emorragie interne. “Non è ferito gravemente, ma è sotto shock, quello che ha subito è stato molto violento”, aggiunge. Non ha con sé il cellulare, o lo tiene spento, perché i medici e gli assistenti ritengono non sia il caso di esporlo a troppe sollecitazioni. Ma con i genitori ha parlato lui direttamente, con la sua voce, per rassicurarli, anche se solo per un paio di minuti. Si attendono gli esiti degli esami dell’ospedale di Nairobi per decidere quando riportarlo a casa, in Italia, in Sicilia. “Ci vorrà qualche giorno, ma siamo fiduciosi che andrà tutto bene”, conclude Don Dante.

 

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