"Ho meritato di pagare quel conto | Detenuti trattati peggio dei maiali" - Live Sicilia

“Ho meritato di pagare quel conto | Detenuti trattati peggio dei maiali”

L'ex governatore relatore in un convegno sulle carceri. Piena la sala Mattarella. Fuori la protesta

PALAZZO DEI NORMANNI
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PALERMO – All’una e mezza tocca a Cuffaro. E’ quello il momento più atteso del convegno “della discordia” che si è svolto oggi all’Ars. “Il protagonista’, lo introduce Eleonora Lo Curto. “Il rispetto della giustizia è un diritto”, dice l’ex governatore, che nel programma del convegno è presentato come “ex detenuto”. “Victor Hugo disse che detenuti si rimane per tutta la vita. Io credo che noi abbiamo il dovere di credere piuttosto nella nostra Costituzione. Per la quale la pena e’ rieducativa, non punitiva. Sono entrato in carcere – ha detto – convinto che alla prima doccia che mi sarei trovato qualcuno dietro. Era il pregiudizio. Sono stato in carcere e vi assicuro che questo mondo non l’ho visto. Siamo fiduciosi che i pregiudizi possano essere vinti”.

Cuffaro cita poi la tesi di laurea di una ragazza. “In carcere tutto ciò che era la vita diventa passato” . Dice l’ex politico: “Il carcere ti regala la preoccupazione del giudizio sociale che hai lasciato dentro di te” . E allora si sperimenta “la vergogna nei confronti della propria famiglia” . E qui la voce si rompe per la commozione. ‘Succede a gran parte dei detenuti. Un padre – ha proseguito Cuffaro – aspetta in quell’ora di colloquio in carcere il sorriso di suo figlio. La detenzione colpisce l’intero nucleo familiare. Ma mentre il detenuto ha la certezza che i suoi figli sono a casa e dormono nel loro letto e vedono il cielo tutto intero di notte, i suoi cari invece non hanno neanche questa speranza. Possiamo essere così ipocriti a essere sempre i primi a batterci in Italia contro la pena di morte ma poi restare indifferenti di fronte al numero enorme di suicidi nelle nostre carceri?”, ha poi chiesto Cuffaro, ricordando anche i tanti suicidi degli agenti di polizia penitenziaria.

“L’Ue se allevate dei maiali vi obbliga di dare a ogni maiale sette metri quadrati. Ai detenuti se va bene toccano due metri e mezzo”, aggiunge Cuffaro. E prosegue “e non frega niente a nessuno”. Infine la chiosa: “La vita mi ha fatto pagare un conto meritato. Ma mi ha insegnato tanto. Se qualcuno di voi sentendo questo stronzo si mettesse in testa di riordinare i valori della vitale, passando qualche minuto in più coi vostri figli, con vostra moglie e con vostro padre, e’ una cosa buona” .

Il convegno della “discordia”

“Emozionato” nel rimettere piede nella sede del Parlamento regionale. Emozionato ma meno, racconta, di quando per la prima volta torno’ in carcere. Totò Cuffaro arriva all’Ars in anticipo. Il convegno sul tema dei figli dei detenuti, c’era da scommetterci, fa il pienone. La sala gialla intitolata a Piersanti Mattarella è piena. Giù, all’ingresso, la coda per entrare.

> CHI C’E’ AL CONVEGNO: GUARDA LE FOTO

In piazza Parlamento qualcuno protesta. Cuffaro dice ai giornalisti che chi e’ contrario alla sua presenza a Palazzo dei Normann, come i 5 Stelle, ha diritto di dire la sua. Come reclama lui, soprattutto se si parla di carceri. Come in questo convegno promosso da Vincenzo Figuccia. Che siede accanto all’ex governatore. Cuffaro in abito blu in un Palazzo del Potere fa un certo effetto. La macchina del tempo sembra entrata in azione. Ma al centro del tavolo non c’è il potente Vasa Vasa dei tempi che furono. C’è l’ex detenuto Cuffaro Salvatore. Che composto ascolta gli interventi dei relatori. Come Giovanni Fiandaca, garante dei detenuti, figura introdotta “in epoca cuffariana’, ricorda il professore lamentando il mancato finanziamento in tempi recenti delle norme che dovrebbero tutelare la genitorialità dei detenuti.

Prima di iniziare qualche battuta con i giornalisti. Qualcuno gli fa notare che molti ex cuffarianii sono oggi in posti di comando. “Sono cresciuti con me, evidentemente sono bravi” . E sul suo ritorno in politica: “Mi hanno accusato di essere uomo d’onore e allora faccio una battuta: da uomo d’onore e dico che non tornerò tornerò in politica”. Il suo impegno, racconta ancora una volta, si concentra sul Burundi, dove si capisce “l’importanza della vaccinazione” .

Sulle polemiche che hanno accompagnato la notizia dell’intervento di Cuffaro dice qualcosa Fiandaca, che parla d inciviltà e definisce “insopportabile l’uso strumentale della legalità” . Applauso scrosciante. Il giurista insiste: “Soprattutto se non si sa di quale legalità si parla. I protagonisti dell’attuale momento politico farebbero bene a studiare” .

Micciché: “Cuffaro? Questa è casa sua”

“Totò Cuffaro è l’unico che ha pagato per tutti”. Sono queste le prime parole del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè al convegno “Oltre le sbarre” che si sta svolgendo all’Ars, nella sala “Piersanti Mattarella”. “La presenza di Totò Cuffaro anche a me fa venire dei brividi, ma sono brividi di emozione e non certamente come i brividi di qualcun altro…”, ha proseguito. “E questa è casa tua”, ha concluso Miccichè rivolgendosi direttamente all’ex presidente della Regione, che ha scontato una pena di 7 anni per favoreggiamento alla mafia.

Ecco il video dell’apertura dei lavori.


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