Processo Fragalà, parla Siragusa| "Non sono un depistatore" - Live Sicilia

Processo Fragalà, parla Siragusa| “Non sono un depistatore”

Antonino Siragusa

I pubblici ministeri fanno emergere in aula le sue contraddizioni.

PALERMO – “Così s’insigna a fare l’avvocato”: con queste parole Antonino Abbate, tra gli imputati dell’omicidio del penalista Enzo Fragalà, avrebbe spiegato al complice Antonino Siragusa il movente del brutale delitto.

A raccontarlo in aula ai giudici della Corte d’assise che celebrano il processo per l’assassinio del legale è stato oggi proprio Siragusa, alla sbarra insieme a Francesco Arcuri, Salvatore Ingrassia, Antonino Abbate, Paolo Cocco e Francesco Castronovo.

La Procura considera dal primo momento inattendibili le dichiarazioni di Siragusa che, infatti, non ha ottenuto lo status di collaboratore di giustizia. Il suo racconto cozzava con quello di Francesco Chiarello, che ha consentito la riapertura dell’inchiesta.

Siragusa nei mesi scorsi si è autoaccusato del delitto, pur ridimensionando il suo ruolo. Ad Abbate, arrivato davanti allo studio di Fragalà insieme a lui in auto, Siragusa avrebbe chiesto perché non si era deciso di sparare alla vittima e si era scelto di pestarlo. Abbate avrebbe risposto che l’utilizzo di una pistola avrebbe attirato l’attenzione sui mafiosi del Borgo Vecchio. Mafiosi che, nella versione dei pm, avrebbero punito l’avvocato perché in più di un’occasione aveva convinto i clienti ad ammettere le proprie responsabilità e a dare delle indicazioni ai magistrati.

I pm Bruno Brucoli e Francesca Mazzocco provano a fare emergere in aula le contraddizioni di Siragusa che ha scagionato Francesco Castronovo e Paolo Cocco. In un verbale del 2018 disse che mentre era in macchina con Ingrassia e Castronovo si era parlato di recuperare la “mazza” con cui fu pestato il legale. Ora sostiene che Castronovo nulla sapesse. Perché allora lo aveva tirato in ballo? “Non me lo so spiegare perché l’ho detto. Impossibile, se l’ho detto non è vero. Non sono qua per accusare qualcuno o scagionarne un altro. Se sbaglio qualcosa non lo faccio per depistare. Coco e Castronovo non erano con noi”.

 


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