La Regione torna ad assumere | Presto un bando per 400 stagisti - Live Sicilia

La Regione torna ad assumere | Presto un bando per 400 stagisti

Prevista anche la "chiamata" di lavoratori delle partecipate e di consulenti pagati con Fondi Ue.

PALERMO – La Regione arruolerà 400 stagisti per sopperire alle carenze di organico in alcuni settori dell’amministrazione. I periodi di lavoro dureranno massimo 18 mesi e saranno retribuiti con delle borse di studio fra i 12 mila e i 20 mila euro. Una somma che stando al carattere di borsa lavoro non dovrebbe essere soggetta a tassazione.

A darne notizie è stata ieri l’assessore regionale alla Funzione Pubblica Bernadette Grasso intervenendo all’approfondimento pomeridiano del Tgs e dall’assessore all’Istruzione e alla Formazione Roberto Lagalla. Infatti la predisposizione delle borse di studio sarà realizzata in accordo con le Università. Giovedì prossimo dovrebbe svolgersi un incontro con i rettori per mettere a punto il bando.

Ma l’idea, concepita dal governo Musumeci non convince i sindacati autonomi che hanno inviato al governo regionale una richiesta di incontro urgente per evitare “il riacutizzarsi di una lotta sindacale a 360 gradi, forse senza precedenti”. I sindacati autonomi Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl, infatti, minacciano “proteste eclatanti” alla luce degli annunci dell’assessore Grasso. I laureati, secondo i sindacati “faranno il loro ingresso per 18 mesi e che certamente saranno prorogati più volte per un copione ben conosciuto”.

Ma i piani di reclutamento di nuovi dipendenti della giunta non sarebbero finiti. Sarebbe così agli studi di Palazzo d’Orleans la possibilità di riempire alcune scrivanie vuote degli assessorati con 150 dipendenti della Sas in posizione di comando. E non finisce qui. Un piccolo esercito di un centinaio di funzionari dovrebbe andare a rimpolpare il personale che nei vari assessorati si occupa di spendere i fondi europei. Questo ulteriore personale verrebbe pagato con i fondi dell’assistenza tecnica: 153 milioni di euro che la Sicilia ha a disposizione per la spesa in consulenti. Queste assunzioni non sarebbero svolte direttamente dalla Regione ma dal Formez, l’agenzia nazionale che recluta personale per la pubblica amministrazione.

È in particolare la notizia del reclutamento di giovani laureati a insospettire e sollevare le organizzazioni sindacali autonome che attaccano il governo per l’andamento del confronto all’Aran sul nuovo contratto dei regionali. “È indecoroso – dicono – che il governo rallenti la contrattazione mentre si assiste a un’accelerazione su queste misure. Non siamo contrari in assoluto all’entrata nella pubblica amministrazione di giovani leve ma a patto che avvenga dopo la riclassificazione del personale e quando saranno chiari i reali fabbisogni. Allora concludono – piuttosto che con gli stage la Regione torni ad assumere con i concorsi per evitare qualsiasi forma di nuovo precariato”.

“Il governo regionale – attaccano così i sindacati – sta svelando le sue reali intenzioni in merito ai rinnovi contrattuali, vanificando gran parte delle rivendicazioni sindacali nate dalla necessità di ammodernare la macchina amministrativa. L’esecutivo sta mostrando il suo vero volto: nessuna riclassificazione né riqualificazione, niente più anticipi Famp, rinnovo dei contratti economici in coda alle trattative nonostante anche a livello statale gli aumenti siano stati erogati da oltre un anno, nessuna progressione verticale”.

LA NOTA DEL CSA
“Il CSA Dipartimento funzionari direttivi della Regione Siciliana non può che manifestare stupore per le recenti notizie relative alla previsione di un non meglio precisato bando per l’inserimento negli uffici regionali di stagisti e, ancor di più di personale di società partecipate e, ancora, dei soliti “esperti” in fondi comunitari. Mentre vorremmo conoscere se si tratta di stagisti, o tirocinanti, e quali sono i numeri indicati 400 per gli stagisti, 150 delle società partecipate e alcune “centinaia”! per gli esperti di fondi comunitari, rimaniamo basiti dalla circostanza che non venga evidenziata la larga presenza di reali professionalità all’interno dell’Amministrazione regionale. Vi sono colleghi funzionari laureati o plurilaureati, altri laureati e abilitati; ve sono molti altri che, pur senza titolo accademico, hanno acquisito sul campo enorme esperienza e competenza, si pensi al settore dell’agricoltura, della contabilità pubblica, della programmazione comunitaria degli incentivi alle imprese, e tanti altri. Ci risulta che una ricognizione della formazione dei dipendenti, dei titoli e delle esperienze sia stata avviata tempo fa dal Dipartimento della Funzione pubblica e del personale con richieste individuali a tutti a mezzo mail. Ci chiediamo che fine abbia fatto? Si è conclusa? Chi tiene la relativa banca dati? Se non è stata completata perché non lo si fa?”.


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