L'ex assessore e i revisori dei conti | La "strana visita" che fa discutere - Live Sicilia

L’ex assessore e i revisori dei conti | La “strana visita” che fa discutere

Il caso sollevato dal leader dell'opposizione a Sala delle Lapidi Fabrizio Ferrandelli.

PALERMO – Una seduta del Consiglio comunale a porte chiuse. Fuori tutti, dentro restano soltanto i consiglieri. La richiesta arriva dal leader dei Coraggiosi Fabrizio Ferrandelli. La questione “sensibile” che il rappresentante dell’opposizione ha “denunciato” all’Aula venerdì scorso viene fuori poco dopo, a spizzichi e bocconi: c’è qualcosa che non quadra in una delle riunioni del collegio dei revisori dei conti del Comune di Palermo. Precisamente, nella convocazione del 31 gennaio scorso: stando al verbale sottoscritto dai componenti, a quella seduta prese parte, “a seguito di una richiesta pervenuta telefonicamente al presidente Barbaro”, anche Luciano Abbonato, ex assessore al Bilancio del Comune di Palermo e oggi consigliere laico della Corte dei conti. “Una visita che ha generato il mio stupore e le mie perplessità e che, quando l’ho raccontato in Aula a porte chiuse ha gelato anche il resto del Consiglio comunale”.

Da giorni il collegio dei revisori dei conti è sotto i riflettori per il complicato rapporto con il sindaco Leoluca Orlando, che si è detto persino pronto a denunciarli alla Procura a meno che non tornino sui loro passi e cambino la valutazione non positiva sul rendiconto 2017. Un’affermazione che ha fatto saltare sulla sedia molti consiglieri, soprattutto delle opposizioni, che in quelle parole hanno ravvisato “una intimidazione”, “una invasione di campo”. Il sindaco poi, grazie all’intermediazione del presidente dell’ordine dei commercialisti di Palermo, Fabrizio Escheri, ha incontrato i revisori. Dai presenti nessuna dichiarazione ufficiale è arrivata e le indiscrezioni vogliono che non si sia arrivati nemmeno a un compromesso, ma l’incontro sarebbe servito quantomeno a riallacciare il dialogo tra le parti.

Ora questo nuovo elemento rimette la relazione tra Comune e revisori in discussione. Secondo il verbale dell’incontro dei revisori con Abbonato, sottoscritto da tutti e tre i componenti – Marcello Barbaro, il presidente, Sebastiano Orlando e Calcedonio Li Pomi (quest’ultimo poi sostituito da Marco Mazzurco in seguito a dimissioni volontarie) –, Abbonato avrebbe rappresentato “alcune tematiche che hanno interessato il periodo del proprio mandato” e concluso “formulando al Collegio gli auguri di buon lavoro”. “Leggendo il verbale di quella seduta – dice Ferrandelli – mi è venuto il dubbio sull’opportunità, quantomeno politica, della visita di un magistrato contabile a un organismo indipendente come il collegio dei revisori dei conti, specie se l’oggetto della discussione era un periodo di rendicontazioni contabili per il quale la magistratura contabile aveva già aperto un fascicolo su cui si sarebbe espressa poco dopo”. “Trovo irrituale – prosegue – che l’ex assessore abbia incontrato i revisori, che invece avrebbero dovuto dialogare col sindaco o con gli uffici. Un magistrato deve restare terzo. Questo fa il paio con l’atteggiamento del sindaco che minaccia di denunciare i revisori solo perché non gli piace un parere”. E conclude: “Si tratta di atteggiamenti poco etici e poco deontologici, quindi mi riservo di approfondire la vicenda per capire se, al di là dell’opportunità, ci siano profili di incompatibilità”.

Il leader dei Coraggiosi solleva un problema di opportunità anche per il presidente del collegio, Barbaro, che non avrebbe dovuto consentire a questa visita, ma “limitarsi a confrontarsi con l’attuale assessore, che agisce in continuità istituzionale con il predecessore”. Tra l’altro, il regolamento comunale prevede che alle sedute del collegio dei revisori non possano partecipare membri esterni, se non il segretario generale, il ragioniere generale, altri amministratori e dipendenti comunali.

Contattato da LiveSicilia, l’ex assessore Abbonato prima dice di non voler replicare, ma poi sceglie di precisare: “Si tratta evidentemente di una speculazione politica. Mi riservo di leggere le dichiarazioni che altri hanno reso. Non capisco come mai la mia visita sia stata messa a verbale, era soltanto un saluto informale per porgere gli auguri di buon lavoro ai revisori. Abbiamo parlato del più e del meno. Se qualcuno dice o scrive il contrario sarà querelato”.


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