Rendiconto, è ancora scontro| M5s: "Dati sbagliati, da ritirare" - Live Sicilia

Rendiconto, è ancora scontro| M5s: “Dati sbagliati, da ritirare”

Continua il dibattito in  Aula. Le minoranze incontrano Segretario e Ragioniere.

PALERMO – Una segnalazione alla Corte dei Conti, ma soprattutto la richiesta di correggere il tiro del consuntivo 2017. Non mancano i colpi di scena al consiglio comunale di Palermo, che da giorni ormai discute del rendiconto che va approvato entro il prossimo 8 novembre, pena l’intervento del commissario e la decadenza di Sala delle Lapidi. Un iter che giovedì proseguirà con l’audizione di Rap, Amap e poi Amat ma che oggi ha visto le opposizioni confrontarsi con il Segretario generale e il Ragioniere generale.

Sul tavolo la raccomandazione scritta del capogruppo del Movimento cinque stelle, Ugo Forello, che punta il dito sui conti e sul rapporto con Amat. “Lo schema di rendiconto del 2017 risulterebbe redatto in modo non veritiero e corretto e quindi rappresenterebbe un quadro non fedele della situazione reale – dice il grillino – La questione annosa da affrontare è sempre quella del disallineamento con le società partecipate e, in particolare, con l’Amat. I dati che emergerebbero dal rendiconto sono contraddittori e manifestano ancora una volta l’incapacità del Comune di mettere in campo un’azione unitaria e condivisa con le sue partecipate”.

Nella raccomandazione, infatti, Forello punta il dito non tanto sui disallineamenti con Amat, cioè su quei crediti che l’azienda non ha mai incassato e che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) stralciare, ma sui soldi già pagati negli anni per chilometri mai percorsi e che adesso Palazzo delle Aquile chiede indietro. Si tratta di 18,6 milioni, riferiti agli anni 2008-21014, a cui aggiungere altri 10,4 milioni del 2015, per un totale di 29 milioni di euro che Amat dovrebbe pagare di tasca propria: il punto è che questi 29 milioni non solo non sono stati sommati ai disallineamenti, che quindi sarebbero ben più di 70 milioni arrivando a sfiorare quota 100, ma non comparirebbero nemmeno nel rendiconto che, secondo Forello, sarebbe pertanto “non veritiero” visto che non sono stati sommati ai residui attivi. Un particolare non da poco, considerando che il parametro sul deficit strutturale che riguarda i residui passivi non è stato superato per il solo 0,25%: sarebbe stato il quinto parametro su 10, che avrebbe comportato per l’appunto il deficit.

Ma Forello punta il dito anche su un’altra questione, e cioè sullo stralcio unilaterale dei disallineamenti: il Comune, secondo la sua stessa unità di crisi, avrebbe dovuto approvare il consuntivo solo dopo essersi accertato che le sue aziende facessero altrettanto. Cosa non avvenuta, visto che Amat è ancora ferma, ma il problema è che non ci sarebbe traccia di questi soldi nel Fondo rischi da contenzioso. “Ritengo che sia di fondamentale importanza fare chiarezza, una volta e per tutte, adesso, con il bilancio consuntivo del 2017 – continua Forello – Lo schema presentato dall’amministrazione andrebbe quindi ritirato e modificato. Nelle more di tale decisione, abbiamo chiesto un parere al Segretario Generale e al Ragioniere. Ci vuole uno sforzo costruttivo e di impegno da parte di tutte le forze politiche, coadiuvate degli uffici comunali. Non sarà mai possibile, infatti, progettare in modo adeguato il presente e il futuro della nostra città se non si è fatto ordine sul passato”.

Il Ragioniere e il Segretario, nel corso della riunione, hanno preso tempo (pur precisando che i residui sono sorti nel 2018) e daranno una risposta nei prossimi giorni, ma è comunque emerso che il consiglio dovrà emendare il rendiconto menzionando il parere contrario dei revisori. “I nostri dubbi sono confermati, il rendiconto va modificato o ritirato per superare le criticità che trovano conferma nel parere dei revisori, nella relazione del ragioniere e nelle nostre dichiarazioni”, dice Fabrizio Ferrandelli. “Rilievi e criticità espresse dai revisori dei conti sul bilancio consuntivo e controdeduzioni del ragioniere generale cominciano a far perdere certezze alla maggioranza – afferma Sabrina Figuccia – Durante la riunione di minoranza è emersa infatti una dura realtà: sarebbe necessario una sorta di maxi emendamento per sciogliere i nodi rappresentanti dai numerosi punti critici del rendiconto che ormai tiene banco in consiglio comunale da settimane. Disallineamenti patologici e debiti fuori bilancio strutturali sembrano infatti far sciogliere come neve al sole le certezze del sindaco e dei suoi uomini. E’ evidente dunque che avevamo ragione sin dall’inizio e che il “parere non positivo” dei revisori era un chiaro segno di una grave disfunzione interna al comune di Palermo. Siamo di fronte ad una situazione che non può più essere governata e sono convinta che sia dunque necessario consegnare il bilancio e con esso le sorti della nostra città al commissario ad acta, che non avrà nulla a che fare con larghe intese ed accordi di vario genere sulla pelle dei palermitani”.

“Certamente è insolito che ogni giorno che passa escano novità negative su questo consuntivo, così come avevano scritto i revisori sul Consolidato 2016, che invitavano l’amministrazione a porre rimedio alle criticità ben note a tutti, e ribadito sul con il consuntivo 2017 – dice Sandro Terrani del Mov139 – Domani incontrerò il Ragioniere Generale per avere ulteriori chiarimenti in merito in modo tale da capire in quale direzione si deve andare per risolvere una problematica, che si deve assolutamente risolvere con il contributo sia della maggioranza sia delle minoranze”.


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