Giornalisti in piazza | "La libertà non si tocca" - Live Sicilia

Giornalisti in piazza | “La libertà non si tocca”

Il flashmob a piazza Verdi.

PALERMO – Un flashmob davanti al Teatro Massimo per rispondere alle minacce nei confronti della libertà di stampa. Oggi è andata in scena l’iniziativa #Giu’LeManiDallInformazione, organizzata dai sindacati Assostampa Sicilia e Federazione nazionale stampa italiana, e promossa dall’Ordine dei giornalisti. Il flashmob ha visto coinvolti numerosi giornalisti e personalità politiche locali e regionali. La manifestazione si è tenuta contemporaneamente nelle piazze dei capoluoghi di regione.

IL VIDEO

Volantini, vignette ironiche e uno striscione dal titolo “Libertà di stampa = democrazia”, sorretto a turno da vari esponenti della categoria. In prima linea Giulio Francese, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sicilia, Roberto Ginex, segretario regionale di Assostampa Sicilia, il segretario provinciale Giuseppe Rizzuto e il vice Davide Di Giorgi, i consiglieri regionali dell’ordine. Tra gli altri sostenitori della manifestazione, il vice sindaco di Palermo, Sergio Marino, gli assessori Giovanna Marano, Emilio Arcuri e Giuseppe Mattina, Giusto Catania di Sinistra Comune, Dario Chinnici del Pd e il deputato regionale Claudio Fava.

Il flashmob è una risposta alle recenti esternazioni del vice premier Luigi Di Maio e del 5 Stelle Alessandro Di Battista: dopo l’assoluzione di Virginia Raggi dall’accusa di falso documentale, i due esponenti politici hanno accusato i giornalisti di aver condotto una battaglia immorale contro la sindaca di Roma e il M5S, definendoli “sciacalli” e “pennivendoli”. “Non ci sono parole per commentare questi attacchi – commenta il presidente Francese –. Io do peso alle parole del presidente della Repubblica che ha ricordato il valore della libertà di stampa e l’importanza del pluralismo. Ho ringraziato anche il presidente della Regione che ha ricordato qual è il ruolo delle istituzioni, che non possono permettersi di usare certi linguaggi ma devono sostenere con forza l’importanza del pluralismo. Noi oggi siamo qui per ricordare a noi stessi e ai cittadini l’importanza del nostro lavoro, gli insulti li lasciamo agli altri”.

“La società civile siamo anche noi giornalisti – risponde Ginex –. La libertà di stampa non si tocca né per i giornalisti, né per i cittadini che hanno bisogno di conoscere la verità. Noi siamo convinti che in questo momento nel Paese ci sia qualcuno che voglia mettere in dubbio non solo l’operato dell’informazione a tutela della verità, ma persino l’esistenza di un Ordine dei giornalisti”.

“Senza buon giornalismo ci sarebbero solo mezze verità – è il commento di Fava, che è anche giornalista e presidente della Commissione regionale antimafia –. A qualcuno forse farebbero comodo, a noi no. L’attacco volgare che subisce oggi l’intera categoria colpisce i tanti che, spesso in solitudine e con gravi rischi, offrono un insostituibile servizio pubblico che la politica dovrebbe valorizzare e non liquidare con frasi ed affermazioni ingiuriose”.

“Ho partecipato all’iniziativa promossa dalla Federazione Nazionale della Stampa e condivisa dall’Ordine dei Giornalisti per ribadire che la libera informazione è un principio fondante della democrazia – dice Catania – Tutelare la libertà di stampa significa tutelare lo stato di diritto nel nostro Paese. Esprimiamo condivisione e solidarietà alle ragioni della carta stampata. Troppo spesso la libertà di parola viene messa in discussione dall’attuale governo del Paese”.

“I volgari attacchi di questi giorni alla stampa dimostrano quanto sia distorta l’idea che il Movimento Cinque Stelle ha della democrazia e dell’informazione: loro non vogliono giornalisti indipendenti ma asserviti, non persone libere ma robot che si limitano a riportare qualche dichiarazione. Il Partito Democratico oggi era a piazza Verdi, a Palermo, a fianco della Federazione nazionale della stampa italiana, dell’Assostampa e dell’Ordine dei giornalisti per difendere l’articolo 21 della nostra Costituzione e la libertà di tante donne e tanti uomini che ogni giorno, spesso in condizioni precarie, rendono un servizio al nostro Paese”. Lo dice Dario Chinnici, capogruppo del Pd al consiglio comunale di Palermo.


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