Il dolore, i dubbi, la nuova autopsia| "Dopo 5 anni vicini alla verità" - Live Sicilia

Il dolore, i dubbi, la nuova autopsia| “Dopo 5 anni vicini alla verità”

Mario Biondo

Tra 60 giorni l'esito dei nuovi esami sul corpo di Mario Biondo. La madre: "Chi l'ha ucciso pagherà"

PALERMO – I primi di gennaio potrebbe arrivare la svolta sul caso di Mario Biondo. Dopo la riesumazione della salma, effettuata il 5 novembre, è infatti stata eseguita una nuova autopsia i quali esiti si conosceranno entro sessanta giorni. “Siamo finalmente vicini alla verità – dice Santina D’Alessandro, la madre del cameraman trovato senza vita nel suo appartamento di Madrid nel maggio 2013 – stavolta l’esame è stato eseguito ad hoc, con tanto di tac, che fino ad oggi non era mai stata effettuata. A distanza di cinque anni posso dire che questa ulteriore autopsia rappresenta una vittoria per noi, un passo decisivo per dare giustizia a mio figlio”.

Il caso è ora nelle mani dei sostituti procuratori Domenico Gozzo e Rita Fulantelli: “L’8 ottobre abbiamo saputo che la salma sarebbe stata riesumata – prosegue la madre – non ce l’aspettavamo, ma le perizie dei nostri consulenti avevano evidenziato degli aspetti su cui è necessario fare luce. E’ già trascorsa una settimana e altre dovranno passarne per sapere qualcosa. Un’attesa che spero conduca a quello che sin dall’inizio è stato chiaro: mio figlio non si è ucciso, non l’avrebbe mai fatto. E’ stato ammazzato. Anche le foto scattate al momento del ritrovamento del corpo in casa sua fanno immediatamente escludere il suicidio. Come avrebbe mai potuto strangolarsi con un foulard attaccato ad una libreria mio figlio? Fino a pochi minuti prima aveva tranquillamente comunicato con i suoi fratelli, era felice e soddisfatto della sua vita. Questo nuovo esame era necessario – sottolinea Santina Biondo – visto che la prima autopsia era stata eseguita “ad occhio”, all’interno dell’obitorio del cimitero, in cui non c’era alcuna strumentazione specifica”.

Qualcosa che preoccupava il figlio, però, ci sarebbe stata. Secondo la famiglia, infatti, Mario sarebbe stato ucciso perché aveva scoperto qualcosa sul passato della moglie, la conduttrice spagnola Raquel Sanchez Silva. “Ricordo come fosse oggi la sua reazione di fronte ad un biglietto che trovai sulla scrivania di mio figlio. Mario era stato trovato morto da pochi giorni, noi eravamo a Madrid. Le chiesi di accompagnarmi nel loro appartamento, volevo vedere dove abitavano, dove aveva vissuto Mario. Lei non voleva, ma alla fine andammo. nel soggiorno vidi due computer, ne avevano uno l’uno. In lacrime toccai il pc di mio figlio, il mouse, le ultime cose che aveva utilizzato. Sotto la tastiera trovai un biglietto scritto a mano con una serie di numeri e lettera: anche se ero frastornata capii che si trattava di un sito internet”.

A quel punto, come precisa Santina D’Alessandro, il foglietto passò nelle mani di Sanchez Silva: “Glielo feci vedere perché quella era la scrittura di mio figlio e volevo capirne di più, ma lei mi disse che quel sito l’aveva chiuso cinque anni prima e non aveva idea di come avesse fatto Mario, a trovarlo. Poi urlò “io no puta, no puta”. Una chiara ammissione che quell’indirizzo era riconducibile a qualcosa di strano che la riguardava – dice – e sulla quale mio figlio voleva vederci chiaro”.

A rendere più forte la tesi che il cameraman palermitano avesse dei dubbi sulla moglie spagnola, anche i due backup effettuati sul suo cellulare. “Raquel nel 2012 acquistò un nuovo telefono e regalò il suo Iphone a Mario. Lui effettuò due volte una copia, per analizzarne il contenuto. Lo conosciamo anche noi e posso confermare la presenza di messaggi inequivocabili che devono aver messo sicuramente mio figlio in allarme”. Dubbi, incertezza, domande che da quel maggio di cinque anni fa non hanno mai abbandonato i genitori, la sorella e il fratello del ragazzo che al momento della morte aveva soltanto trent’anni.

Da allora la famiglia si è battuta su tutti i fronti per avere giustizia e si è più volte recata in Spagna per raccogliere informazioni e testimonianze. Un vero e proprio lavoro da detective che insieme ai propri consulenti ha permesso la nuova autopsia che potrebbe far giungere le indagini ad un punto chiave. “Sapremo chi ha tolto la vita a mio figlio – continua la madre – quel suicidio è stato simulato e pure male. In più, i rapporti con Raquel si sono interrotti subito dopo il funerale, è stata lei a comportarsi da vittima. Ora non ci resta che attendere, chi ha ucciso Mario pagherà”.


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