"Voglio un partito che ascolta |Torniamo alle radici del Pd" - Live Sicilia

“Voglio un partito che ascolta |Torniamo alle radici del Pd”

Teresa Piccione: "Non sono candidata di una corrente. Con me sindaci renziani".

L'intervista
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Alla fine si è convinta dopo una affollata assemblea. Con amministratori locali, donne, insegnanti, esponenti dell’associazionismo. Lì, Teresa Piccione ieri sera ha sciolto la riserva, accettando di candidarsi a segretaria del Pd siciliano. Sarà lei a sfidare al gazebo tra meno di un mese il leader dei renziani, il senatore Davide Faraone in un derby tutto palermitano. E se Faraone presenterà la sua corsa domani, Piccione parlerà ai giornalisti giovedì. A Livesicilia, l’ex deputata dem racconta a caldo le ragioni della sua scelta, che anche chi le sta più vicino politicamente non dava per scontata. E ai renziani manda già un primo messaggio: altro che andare “oltre” il Pd, serve andare dentro, tornare alle sue radici.

Cosa vorrebbe fare da segretario Teresa Piccione?

“Ricostruire un clima di fiducia con i cittadini. Che parta dall’ascolto dei territori, dei sindacati, degli amministratori locali. Un clima di umiltà, di condivisione, di analisi. Non bisogna andare ‘oltre’ il Pd, ma ‘dentro’ le radici del Pd, nel senso civico”.

Le radici di quale Pd, quale partito?

“Un partito aperto, al mondo cattolico, all’ambientalismo, all’associazionismo, ai mondi vitali”.

Come la hanno convinta?

“Perché si respira un clima che va oltre il correntismo, che mette insieme esperienze diverse. Dentro questa visione c’è spazio per tutti. Per costruire percorsi che guardano oltre i personalismi. Io voglio una squadra, non una segreteria”.

Ma lei non è la candidata dell’area di Nicola Zingaretti?

“No. Oggi (ieri per chi legge, ndr) per esempio c’era tanta gente del mondo della scuola, che merita un ascolto diverso e più attento, più allargato. Nicola Zingaretti poi non è interessato a mettere il naso sulle questioni territoriali. Ci sono amministratori che hanno votato Renzi e che mi stanno sostenendo. Attorno a me c’è un sentire condiviso, non ci sono forzature, tutto sarà nelle mie linee programmatiche”.

Lei sarebbe la prima donna segretario del Pd siciliano…

“Sono stata la prima tesoriera donna del Pd. Alzai la mano la prima volta a Roma quando chiamarono la Sicilia alla riunione dei tesorieri, e mi dissero ‘ah, ma sei una donna…’. Non sarebbe la prima volta”.


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