Concorso Ars, Aricò a Miccichè:| "Quel bando è da riscrivere" - Live Sicilia

Concorso Ars, Aricò a Miccichè:| “Quel bando è da riscrivere”

Il capogruppo di Db parla di limite d'età a 41 anni "irrazionale e discriminatorio".

PALERMO – “Caro Miccichè”, quel bando con il limite massimo d’età è “anacronistico e discriminatorio”. La richiesta di riscrivere il bando di concorso per undici consiglieri parlamentari dell’Ars arriva dal capogruppo di Diventerà bellissima Alessandro Aricò, dopo che anche LiveSicilia aveva fatto notare quanto fosse strano inserire un limite d’età, soprattutto se a “41 anni”. “Il requisito del limite massimo d’età non è in linea con le direttive dell’Unione europea”.

Nella lettera inviata al presidente dell’Ars, Aricò sottolinea che “il limite di età per la partecipazione ai concorsi indetti da pubbliche amministrazioni è stato sancito come discriminatorio dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea con una sentenza del 13 novembre 2014 contro una legge del Principato delle Asturie, che richiedeva di avere almeno 30 anni per accedere ai concorsi nella polizia locale”.

Inoltre, Aricò aggiunge: “Il limite di età è pure del tutto irrazionale, stante l’attuale grave crisi occupazionale. Appare illogico, pertanto, precludere l’accesso ai concorsi agli aspiranti lavoratori appartenenti a talune fasce di età. In ossequio ai principi europei, pertanto, è assolutamente necessario rimuovere la discriminazione di natura anagrafica indicata nel bando per la copertura di 11 posti di consigliere parlamentare. Va concessa a tutti gli aspiranti candidati la possibilità di concorrere per un posto di lavoro secondo le capacità possedute indipendentemente dall’età anagrafica. Laddove sia necessario, si dovrebbe pure modificare il Regolamento dei Concorsi dell’Ars”.

Tra le altre “stranezze” segnalate da LiveSicilia– anche se dagli uffici dell’Ars fanno sapere che nessuna “stranezza” può essere attribuita al concorso, visto che lo stesso ricalca un analogo concorso di pochi anni fa del Senato della Repubblica –  anche l’età minima a 18 anni, anche se i candidati devono comunque essere laureati, e un ristretto elenco di lauree possibili, escludendo per esempio quella in Lettere e filosofia.  

Infine, Aricò chiede a Miccichè di eliminare dal bando anche il requisito del voto minimo di laurea – che attualmente è di 105/110 – e che “non necessariamente garantisce una effettiva preparazione e conoscenza delle materie oggetto del concorso”.

Anche il deputato regionale dell’Udc, Vincenzo Figuccia, si è schierato contro il concorso: “Concorso per 11 posti all’Ars per laureati con 105 ed età tra i 18 e i 41 anni. Miccichè i faccia il piacere… Bando ridicolo da ritirare. Basta con le cose su misura, si facciano le cose per tutti”, ha scritto in un post su Facebook.

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