Il Pd e i congressi locali | Braccio di ferro sulle date - Live Sicilia

Il Pd e i congressi locali | Braccio di ferro sulle date

Arriva la decisione della commissione di garanzia.

Verso il congresso
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PALERMO – I congressi si faranno. Resta da capire quando. E non è dettaglio da poco. Nella battaglia interna al Pd siciliano, il tema caldo della contesa tra le due fazioni che si sfidano per la segreteria regionale, resta quello dei congressi di circolo e provinciali. “I congressi dei circoli del Partito Democratico si facciano prima di quello regionale, come prevede il regolamento”, dice Teresa Piccione, candidata alla segreteria regionale. “Dire che i congressi dei circoli si faranno – continua Piccione – non basta. Occorre rispettare il percorso i tempi le modalità previste e votate all’unanimità nella direzione del Pd. Mi auguro che la commissione regionale congresso rispetti questo percorso condiviso. Quando si scelgono i nuovi segretari provinciali e il segretario regionale, la prima cosa da fare è dare la parola agli iscritti, perché si esprimano con il loro dibattito e le loro scelte. Diamo parola ai circoli. Adesso”. Oggi un gruppo di circoli dell’Agrigentino hanno firmato un documento che chiede tempi certi per i congressi prima delle primarie.

Oggi si riunirà la commissione regionale per il congresso e anche la commissione di garanzia sui ricorsi presentati. Il renziano Gandolfo Librizzi ieri ha ribadito che la sua area non vuole fermare i congressi locali. Gli avversari interni però insistono perché le consultazioni a livello locale precedano quella ai gazebo per la segreteria regionale, fissata per il 16 dicembre. Intanto, il candidato segretario dei renziani Davide Faraone ha annunciato che giovedì mattina presenterà a Palermo, al Caffè del Teatro Massimo, la sua candidatura. Il suo alleato e vicesegretario designato Antonio Rubino, tra i fondatori del “Partigiani Dem”, ribadisce la scelta del suo gruppo, in prima linea in questi mesi nel richiedere una svolta a sinistra del Pd contrapposta alla vocazione neocentrista dei renziani, di sostenere la corsa di Faraone contro la vecchia classe dirigente del partito: “In questo congresso – dice Rubino – non si misureranno solo due modelli di Partito e due idee di Sicilia ma si misureranno anche due concezioni di ‘Sinistra’: quella di chi è stato protagonista di tutte le stagioni, riducendola ad una ridotta reducistica e feudale e quella di chi, come noi, pensa che la sinistra vada  ripensata nella forma e nella sostanza. Di chi pensa che ne vada riscritto il vocabolario adattandolo alle nuove sfide che la società siciliana ci consegna”.

Aggiornamento 21:10

La commissione di garanzia si è espressa oggi pomeriggio sulla diatriba interna al Pd siciliano. La commissione, presieduta da Giovanni Bruno, nella sua decisione salomonica ha rinviato al regolamento nazionale del partito. Una quindicina erano i ricorsi pervenuti all’organo di garanzia del partito. Tra le questioni poste anche la validità stessa della costituzione della commissione regionale del congresso. Questo ricorso è stato respinto. Così come quello presentato da Antonio Rubino che chiedeva di avere come base elettorale gli iscritti del 2017 e non quelli del 2016, come invece stabilito in direzione. La palla per fissare il calendario dei congressi di circolo e provinciali passa alla commissione regionale del congresso che in tarda serata si pronuncerà. L’ala che sostiene la candidatura di Teresa Piccione chiede che i congressi locali si svolgano prima delle primarie del 16 dicembre. Per avviare la macchina però, dopo i giorni di rallentamento dovuti ai ricorsi, i tempi sono davvero stretti. L’ala che sostiene Faraone, invece, pare preferire la soluzione di uno slittamento delle consultazioni locali e provinciali dopo il congresso regionale. Sul punto, in questi giorni, lo scontro è stato molto aspro e ci sono state iniziative assunte dai circoli sul territorio per chiedere di dare subito la parola agli iscritti del partito (alle primarie per il segretario regionale, infatti, a differenza che nei congressi locali, possono votare anche i non iscritti). Ora, tocca alla commissione regionale del congresso presieduta dal segretario uscente Fausto Raciti fissare i calendari. E c’è da scommettere che alla decisione seguiranno altre polemiche.

 

 


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