Carcinoma del colon e del retto | Il percorso di cura al Buccheri - Live Sicilia

Carcinoma del colon e del retto | Il percorso di cura al Buccheri

Dalla diagnosi, alla terapia, attraverso tutte le fasi dell’assistenza.

PALERMO – Il trattamento di un problema di salute richiede spesso il contributo di più professionisti che collaborano tra loro secondo modi, tempi e procedure ben definiti per la diagnosi, la cura e l’assistenza al paziente. Dalla diagnosi, alla terapia, attraverso tutte le fasi dell’assistenza si articola un percorso che il paziente segue insieme ai professionisti che si occupano del suo caso. Si tratta del “Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA)”. Nei PDTA il paziente è posto al centro ed è l’ospedale che si organizza per garantire a tutti omogeneità ed equità di trattamento, dal momento della diagnosi fino alla continuità con i servizi sanitari domiciliari.

All’inizio di novembre, presso l’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli, si è tenuta la cerimonia di consegna della certificazione ISO 9001:2015 del (PDTA) relativa al carcinoma del colon e del retto. Hanno partecipato tutti i direttori di unità operativa dell’Ospedale, i clinici e gli infermieri che hanno fatto parte del gruppo di progetto, i rappresentanti della Direzione Amministrativa e Sanitaria, un rappresentante della OPT s.r.l. di Milano, società di consulenza di direzione ed organizzazione aziendale in sanità, delle cui competenze l’Ospedale ha voluto avvalersi per giungere a questo prestigioso risultato. Il certificato è stato consegnato dal rappresentante di Bureau Veritas, uno dei massimi enti europei di certificazione in sanità, dopo il parere positivo espresso durante la visita ispettiva che lo stesso ente di certificazione ha condotto qualche giorno prima.

“La condivisione dei PDTA – ha affermato Nicolò Borsellino, direttore della Unità Operativa di Oncologia Medica – costituisce un elemento fondamentale di governance sia a livello della micro area ospedaliera sia a livello della macro area regionale, dove il PDTA rappresenta l’anima delle reti di patologia, in particolare di quella oncologica. Nell’ambito di tale processo vengono di fatto valorizzate le buone pratiche cliniche, definiti i modelli organizzativi più idonei, fissati gli indicatori per monitorare e misurare continuamente l’efficacia e l’efficienza del percorso in relazione alla richiesta di salute dei cittadini. Inoltre, l’implementazione del PDTA colon-retto determinerà una virtuosa ottimizzazione e allocazione delle risorse, indispensabile oggi per rendere governabile e sostenibile il sistema, in un periodo di crisi che ha riguardato anche la sanità. Abbiamo cominciato dal nostro Ospedale, per poi portare avanti un progetto più ambizioso, quello di mettersi al servizio dell’Assessorato alla Sanità per la costruzione di un PDTA colon-retto a livello regionale, insieme ai tanti valorosi specialisti siciliani.”

Nell’ottica di favorire un coordinamento e condivisione tra i servizi e le unità operative ospedaliere, il lavoro del gruppo di progetto coinvolto nella costruzione di questo PDTA è stato condotto considerando ogni fase di malattia: dallo screening, alla diagnosi, al trattamento, al follow-up, alla riabilitazione, alle cure palliative/hospice. Un’attenzione particolare è stata rivolta al territorio con il quale sono in cantiere una serie di iniziative volte al coinvolgimento all’interno del PDTA per ciò che concerne ad esempio lo screening, la diagnosi ed il follow-up con particolare attenzione ai pazienti guariti o lungo sopravviventi.

“L’orientamento del gruppo – ha proseguito Cosimo Callari, direttore della Unità Operativa di Chirurgia Generale ed ad Indirizzo Oncologico – è stato di considerare l’approccio multidisciplinare come cardine imprescindibile del percorso di cura di questi pazienti, e di definire la qualità delle procedure richieste, al fine di garantire a tutti i cittadini la migliore cura, in ogni fase di malattia. L’obiettivo finale è di garantire a tutti i pazienti affetti da tumore del colon e retto una medicina personalizzata che tenga conto da un lato delle caratteristiche biologiche del tumore, e dall’altro, dei bisogni del singolo paziente, per ottenere come ricaduta la migliore sopravvivenza e qualità di vita dell’individuo”.

Le proposte contenute nel PDTA per il carcinoma del colon-retto non devono essere interpretate come indicazioni definitive e non modificabili. Sarà compito del gruppo di progetto, attraverso riunioni periodiche ed audit interni, aggiornare le varie problematiche alla luce di nuove acquisizioni in tema di diagnosi e trattamento. Il PDTA del carcinoma colo-rettale dell’Ospedale Buccheri La Ferla, sarà sottoposto ad un audit di verifica del mantenimento della certificazione ISO 9001:2015 da parte di Bureau Veritas tra circa un anno.


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