Palermo, addio ai disallineamenti | Pace fatta tra Comune e partecipate - Live Sicilia

Palermo, addio ai disallineamenti | Pace fatta tra Comune e partecipate

La giunta approva il consolidato 2017 che vede scendere le divergenze nei conti da 70 a 1,4 milioni.

PALAZZO DELLE AQUILE
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PALERMO – Il comune di Palermo dice addio ai disallineamenti con le sue aziende, o almeno quasi a tutti. La giunta Orlando ha infatti approvato il bilancio consolidato 2017, forte dello stralcio dei crediti operato da Rap, Amat e Amap e dei 70 milioni stanziati nelle proprie manovre del 2017 e del 2018 che hanno in pratica coperto tutti i buchi.

Il risultato è per l’appunto il consolidato 2017 che adesso passa all’esame dei revisori, prima di approdare in consiglio comunale dove dovrebbe essere discusso ed esitato entro fine anno, seppur in ritardo rispetto al termine del 30 settembre scorso. Grazie alle nuove norme contabili, infatti, Palazzo delle Aquile ormai deve far quadrare i conti anche con le sue società, ossia Amat, Amap, Amg, Rao, Sispi, Reset e Palermo Ambiente: una missione non proprio semplicissima, ma ormai obbligatoria per legge.

Il consuntivo dell’anno scorso faceva segnare ben 70,7 milioni di euro di disallineamenti: in pratica erano le divergenze tra i conti del Comune e quelli delle partecipate, Rap e Amat su tutte, in pratica soldi che le società ritenevano di dover ricevere e che da anni spuntavano in bilancio. Ma la direttiva del sindaco a imposto a Rap, Amat e Amap di rinunciare ai crediti e, grazie ai 28 milioni stanziati nel consuntivo e ai 42 del previsionale, adesso le discrepanze sono state eliminate quasi del tutto.

Resta infatti un disallineamento di 1,4 milioni, di cui 1,2 di Amat per servizi speciali, progetto Demetra, linea con Monreale e tram, che andrà comunque cancellato per legge entro quest’anno. Ma gli uffici non hanno risparmiato comunque nuove bacchettate alle aziende, come quella destinata a Rap per aver mantenuto un credito di 4,2 milioni per interessi di mora che è comunque coperto da un fondo di pari importo. Amg dovrà eliminare dai propri debiti 80 mila euro, mentre su Amat pesa ancora la questione dei 18 milioni ricevuti per chilometri mai percorsi e di cui il Comune vuole riappropriarsi. In totale il “gruppo Comune” conta su un attivo patrimoniale di 3,2 miliardi, su un patrimonio netto di 945 milioni e su debiti per 746 milioni, di cui 350 per finanziamenti, mentre la perdita di esercizio è di 284 milioni. Il valore della produzione ammonta a 958 milioni di euro e il patrimonio comprende oltre 2,3 miliardi di immobilizzazioni. I fondi rischi che rafforzano la garanzia di solidità dei conti includono oltre un miliardo di fondo svalutazione crediti a copertura del rischio di insolvenza dei debitori e che consentirà di assorbire l’impatto sul patrimonio delle recenti disposizioni normative sulla rottamazione dei ruoli.

“Ancora una tappa della gestione unitaria dell’amministrazione comunale e delle strategiche aziende pubbliche secondo una scelta politica radicalmente contraria a gestioni private o separate e fuori controllo”, la definisce il sindaco Orlando, mentre per l’assessore al ramo Antonino Gentile “abbiamo mantenuto l’impegno di fare luce sui rapporti con le partecipate. E’ stato un grande risultato, dovuto alla fermezza e alla determinazione dimostrata dall’amministrazione che risponde così alle sollecitazioni degli organi di controllo e pone le premesse per il cambiamento. Dopo l’operazione trasparenza, deve iniziare quella del rilancio. Il 2019 sarà l’anno della presentazione dei nuovi piani aziendali, in cui devono essere indicati gli interventi da attuare e i riflessi sui ricavi e sui costi nonché sull’organizzazione del lavoro. Dovranno essere rivisti i contratti di servizio, nell’ottica dell’efficientamento e del miglioramento della qualità delle prestazioni”.


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