Correttivi ai bilanci 2015 e 2016| Via libera di Sala delle Lapidi - Live Sicilia

Correttivi ai bilanci 2015 e 2016| Via libera di Sala delle Lapidi

Il consiglio approva la delibera che recepisce le osservazioni della Corte dei Conti.

PALERMO – Il consiglio comunale di Palermo dà il via libera ai correttivi chiesti dalla Corte dei Conti. Sala delle Lapidi, questa mattina, ha approvato una delibera che tenta di dare l’ennesima conferma alla magistratura contabile della volontà dell’ente di risolvere i suoi problemi, messi nero su bianco dalla Corte lo scorso agosto. Misure correttive sui bilanci consuntivi 2015 e 2016 che i magistrati hanno sollecitato e che l’Aula ha esitato dopo il dibattito della scorsa settimana.

Palazzo delle Aquile ha già eliminato i disallineamenti con le sue partecipate e attuato una serie di misure per correre ai ripari, come la costituzione di nove gruppi di lavoro di dirigenti che dovranno elaborare, in tempi rapidi, soluzioni per eliminare i debiti fuori bilancio, ridurre i fitti passivi, valorizzare il patrimonio edilizio, aggiornare i dati catastali e soprattutto migliorare la propria capacità di riscossione con nuovi servizi di pagamento telematici che consentano di eliminare carta e scartoffie. Inoltre il Comune è già intervenuto sul Fondo crediti di dubbia esigibilità, implementandolo con nuove risorse pari a 38,2 milioni, per un totale di 355 milioni, anche se all’appello ne mancano ancora 147. Aumentato anche il Fondo rischi per il contenzioso.

“La delibera, approvata oggi dal consiglio comunale, recepisce le indicazioni della Corte dei Conti e accelera processi già in atto ma per i quali la magistratura contabile aveva chiesto tempi più rapidi – dice Tony Sala, capogruppo di Palermo 2022 – Un provvedimento che si inserisce all’interno di un quadro più ampio e che comprende anche le manovre finanziarie già approvate e il consolidato 2017, su cui i Revisori hanno dato parere positivo: tante tessere di un mosaico più ampio che ci consegna un Comune dai conti in ordine e ormai in sicurezza, grazie anche al Fondo crediti di dubbia esigibilità. Il lavoro del consiglio comunale adesso, però, deve vertere su un altro punto: scongiurato qualsiasi rischio di default finanziario delle partecipate, bisogna evitare il default funzionale del Comune liberando risorse che possano servire a riattivare i concorsi e a rivedere i contratti di servizio con le aziende. Dobbiamo migliorare la capacità di riscossione dell’ente, mettere a frutto il patrimonio immobiliare impiegando al meglio i beni pubblici, smaltire le pratiche edilizie arretrate che comportano introiti certi per le casse dell’amministrazione e, in prospettiva, sbloccare altri provvedimenti come il piano Pubblicità da cui potrebbero provenire altre risorse”.

“E’ una concreta risposta a quanti in occasione di ogni dibattito relativo ad un atto di bilancio hanno gridato al tracollo del Comune di Palermo – dice Barbara Evola, presidente della Commissione Bilancio – Il Comune di Palermo, fra difficoltà che nessuno ha mai nascosto, mostra una solidità di base invece che è un segnale importante. Basta guardare al dissesto gravissimo del Comune di Catania per cogliere la differenza profonda che sussiste anche, ad esempio, nella gestione dei fondi a disposizione. Sottolineo infatti come di fronte ai rilievi dalla Corte dei Conti, l’Amministrazione ha immediatamente reagito, mettendo in campo azioni che stanno mostrando già la loro efficacia, come la lotta all’evasione fiscale. E’ una precisa linea politica, che da una parte vuole mantenere solidità attraverso gli equilibri dei conti del Comune e dall’altra cerca di non sacrificare i servizi alle cittadine ed ai cittadini. Nella selva di accantonamenti e armonizzazioni contabili previsti dalla normativa i servizi rischiano di sparire”.


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