Neonata morta a San Cipirello| L'autopsia esclude l'incidente - Live Sicilia

Neonata morta a San Cipirello| L’autopsia esclude l’incidente

La bimba aveva quasi due mesi, domenica mattina è stata trovata senza vita dai genitori.

PALERMO – Non sono stati rilevati traumi, quella della piccola N.C, di quasi due mesi, sarebbe stata una morte naturale. L’autopsia sul corpicino della bambina trovata senza vita nella sua casa di San Cipirello è stata effettuata oggi all’Istituto di Medicina Legale di Palermo, ma si attendono gli esami di laboratorio per completare gli accertamenti.

Domenica mattina i genitori hanno lanciato l’allarme: la piccola non respirava più ed è subito stato chiamato il 118. I sanitari giunti tempestivamente sul posto, in largo Indro Montanelli, non hanno potuto fare altro che accertare il decesso. La bimba, nata lo scorso 27 novembre, perdeva anche sangue dal naso, per questo gli investigatori non hanno escluso alcuna ipotesi, anche quella dell’incidente, che ha reso necessario l’esame autoptico disposto dal pm di turno.

Le ulteriori analisi accerteranno l’eventuale presenza di patologie congenite che potrebbero avere provocato la tragedia: l’esito si conoscerà entro sessanta giorni. Di certo c’è che la neonata, ultima di tre figlie di una giovane coppia che abita nella zona delle case popolari, non presentava alcun disturbo. La sera precedente si era addormentata senza alcun problema e anche gli esami effettuati dopo la sua nascita erano tutti nella norma.

Una morte inspiegabile, come quella avvenuta a metà dicembre in un’abitazione del quartiere della Guadagna, quando fu trovata senza vita una bimba di appena un mese. In quel caso fu subito accertata la “morte in culla”, lo stesso evento non prevedibile che si sarebbe verificato nell’abitazione di San Cipirello: il papà della piccola ha 32 anni, la madre 25, entrambi sono stati iscritti nel registro degli indagati, come atto dovuto, per nominare un consulente tecnico per l’autopsia.

La morte in culla è una sindrome che si manifesta in circa quindici bambini all’anno in Sicilia, con un’incidenza dello 0,5 per mille a livello nazionale. Come ha spiegato il dottore Domenico Cipolla, direttore del dipartimento Materno Infantile dell’Asp, “può colpire bambini apparentemente sani, per questo forniamo delle linee guida che si basano su comportamenti modificabili, in grado di evitare il peggio”. A rappresentare un vero e proprio punto di riferimento, in Sicilia, è il Centro Sids-Alte (Sudden Infant Death Syndrome) dell’ospedale Buccheri La Ferla, unico nell’Isola, che si occupa sia di prevenzione che di monitoraggio domiciliare in caso di fattori di rischio e sintomi da non sottovalutare. 


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