Furti, rapine e traffico di droga| Maxi sequestro a un pregiudicato - Live Sicilia

Furti, rapine e traffico di droga| Maxi sequestro a un pregiudicato

Misure di Prevenzione. Nel mirino il patrimonio di Marco Marsala, 49 anni.

PALERMO – Una villa con piscina, due appartamenti, un’auto e quattro conti correnti. E’ il patrimonio di un pregiudicato di 49 anni finito oggi sotto sequestro, secondo quanto disposto dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo. Il provvedimento nei confronti di Marco Marsala, che alle spalle ha una lunga lista di precedenti legati al traffico di droga, è stato eseguito dalla polizia.

Nel dettaglio, a finire sotto sequestro, beni per circa mezzo milione di euro: una villa unifamiliare che si trova ad Altavilla Micilia, due appartamenti in via Villagrazia, una Fiat Cinquecento, oltre ai rapporti finanziari: una situazione economica sproporzionata rispetto ai redditi ufficialmente dichiarati. Ma non solo droga: Marala ha infatti precedenti anche per reati contro il patrimonio.

Dalle indagini a suo carico era emerso, infatti, come il suo negozio di detersivi in via dell’Orsa Minore, in cui apparentemente svolgeva una regolare attività lavorativa, era diventato un punto di riferimento e piazza di spaccio per il quartiere. Dopo un primo arresto e il periodo in carcere, il 49enne avrebbe poi messo a segno furti e rapine ai danni, prevalentemente di uffici postali e banche. Risale al 31 maggio 2017 una tentata rapina agli uffici delle Poste Italiane di piazza della Costellazione.

In quell’occasione le indagini condotte dalla squadra mobile di Palermo avevano consentito di individuare e trarre in arresto i responsabili, tra cui Marsala, intercettato dagli agenti nelle fasi preparative ed esecutive del colpo. la banda aveva creato un buco sulla parete per fare irruzione nell’ufficio.

Inoltre, a dicembre dello scorso anno, l’uomo è stato tratto in arresto per un furto ai danni della Banca Sella di via del Cigno. A febbraio è invece finito in manette per detenzione ai fini di spaccio di cocaina. Una sfilza di colpi e di precedenti che hanno inevitabilmente fatto scattare le indagini patrimoniali, estese al nucleo familiare: è emersa una sproporzione economica tra il valore degli acquisti effettuati ed i redditi leciti dichiarati, ben inferiori alle ordinarie spese di mantenimento di una famiglia.


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