Accordo con la Soprintendenza| "Salvi" i dehors in centro - Live Sicilia

Accordo con la Soprintendenza| “Salvi” i dehors in centro

Il Comune siglerà un protocollo d'intesa e aggiornerà il regolamento, ma fino ad allora nessuno spostamento.

PALERMO – I dehors, per il momento, potranno restare al proprio posto, almeno fino a quando il Comune non siglerà un protocollo d’intesa con la Soprintendenza e non aggiornerà il proprio regolamento, così da mettere nero su bianco regole certe per i commercianti del centro storico. Arriva una soluzione per oltre 30 attività commerciali del centro che, nei mesi scorsi, si erano visti recapitare l’intimazione a smontare sedie, pedane, ombrelloni e tavolini per la mancanza di un parere della Soprintendenza. Si trattava infatti di installazioni temporanee in piazze storiche, accanto a monumenti o nei principali assi viari e per cui, quindi, servivano precisi requisiti, ma sulle quali la Soprintendenza in precedenza non si era mai espressa perché nessuno glielo aveva chiesto.

Gli avvisi avevano mandato su tutte le furie gli imprenditori e così Comune e Soprintendenza si sono messi di buona lena convocando una riunione su iniziativa del vicesindaco Sergio Marino, del presidente della commissione Urbanistica Giovanni Lo Cascio e del presidente della commissione Attività produttive Ottavio Zacco. Dal tavolo è così venuta fuori la soluzione: i due enti sigleranno un protocollo d’intesa così da fissare regole precise a cui tutti dovranno attenersi, incluso chi ha già le autorizzazioni in corso, ma nel frattempo i dehors già montati potranno restare lì dove sono. Inoltre chi ha chiesto un rinnovo della concessione del suolo pubblico, ma ha sforato i termini, non dovrà iniziare tutto da capo: verrà garantita una sorta di continuità, impedendo così di considerare la pratica come una nuova concessione. La giunta ha comunque inviato ieri il nuovo regolamento al consiglio comunale, che dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi.

Ottavio Zacco

“Ancora una volta si è riusciti ad abbattere il muro della burocrazia garantendo le attività produttive, grazie alla collaborazione ed alla sinergia tra l’amministrazione comunale e la Soprintendenza – dice Zacco -. Grazie a una ritrovata sinergia, si sta lavorando su un protocollo di intesa tra il Suap e la Soprintendenza per stabilire con chiarezza le regole sulle modalità di installazione e i luoghi dove si potranno installare i dehors, anche in caso di manifestazioni temporanee, identificando piazze, vie e vicoli di interesse storico: questo accelererà notevolmente l’iter autorizzativo, poiché gli uffici eviteranno di inoltrare la richiesta di parere alla Soprintendenza, passaggio superato anche per le zone sottoposte a vincolo paesaggistico”.

Gli uffici comunali hanno così scritto alla Soprintendenza per farsi restituire una trentina di pratiche che riguardano esercizi commerciali di varie parti del centro: da piazza Bologni a piazza San Francesco di Paola, da piazza Castelnuovo a piazza Marina, passando per la Magione, via Bottai, via Spinuzza, via Principe di Belmonte ma anche piazza San Domenico, via Daita, il Capo, l’Olivella, piazzetta Bagnasco, piazza Bellini, via Maqueda, via Libertà e piazza Verdi.

Giovanni Lo Cascio

“Grazie a questo accordo, si tutelano i commercianti che hanno effettuato gli investimenti e così tanti posti di lavoro – spiega Lo Cascio –. Una volta che sarà approvato il regolamento, però, entro quattro mesi tutti vi si dovranno adeguare. E’ un buon punto di incontro fra le esigenze delle imprese e la necessaria tutela del nostro patrimonio storico e artistico e non possiamo che essere soddisfatti del lavoro congiunto compiuto dal Comune e dalla Soprintendenza, che si concretizzerà in un tavolo tecnico permanente che consentirà di superare eventuali problemi anche in futuro. Quando si fa sintesi, anche tra uffici comunali, e si guarda al bene della città, si ottengono importanti risultati e si garantiscono regole certe per il futuro economico di Palermo. Grazie alla Soprintendenza che ha mostrato una grande sensibilità e attenzione su un tema così delicato”.

Buone notizie anche per le edicole storiche e i chioschi per i quali si era posto un analogo problema. Comune e Soprintendenza hanno infatti accertato che le attività, alcune delle quali nello stesso punto da oltre 40 anni, hanno autorizzazioni e concessioni rinnovate fino al 2020 e quindi si è deciso lo stop al trasferimento coatto. Si “salvano” così le attività di via Cavour, via Maqueda all’angolo con via Venezia, piazza Vittoria, piazza Verdi, piazza San Francesco di Paola e via Libertà, angolo via Esedra. Fa eccezione quella a ridosso di palazzo Galati de Spuches, che dovrà spostarsi. “Anche in questo caso ha prevalso il buon senso – conclude Zacco – grazie all’intervento di Marino e degli uffici del Suap”.

LA NOTA DI CONFCOMMERCIO

“Finalmente si dà un indirizzo certo, seppur temporaneo, sulla questione dehors nel centro storico, salvando così aziende e posti di lavoro, ma soprattutto dando la possibilità di godere a pieno della città a turisti, cittadini e giovani”. Lo afferma il presidente di Fipe Confcommercio Palermo Antonio Cottone che saluta come “una piacevole boccata d’ossigeno” la decisione presa dal Comune, d’accordo con la Soprintendenza, di lasciare al proprio posto le strutture all’aperto di alcuni imprenditori finché non sarà sottoscritto un protocollo d’intesa e non verrà aggiornato il regolamento comunale sui dehors. “I dehors – aggiunge Cottone – rappresentano non soltanto un servizio, ma anche un elemento di attrattiva per turisti e cittadini e la loro rimozione non permette né possibilità di sviluppo né di progettualità. La soluzione temporanea di lasciare al loro posto i dehors già montati è sicuramente una buona notizia e la buona notizia diventa doppia visto che apprendiamo che il Comune ha intenzione di varare in tempi brevi il regolamento relativo. Non possiamo, però, non esprimere una certa apprensione per le modalità e i vincoli che saranno espressi in quella sede – prosegue Cottone – viste le proposte pregresse, basate più su posizioni slegate dal contesto reale ed attuale, piuttosto che su una visione di accoglienza, servizio e comunità. Inoltre non sono ancora chiari i termini e le condizioni per i nuovi dehors che sarà necessario stabilire per andare incontro alle nuove aperture di attività. Il nostro settore – sottolinea Cottone – ha una forte mobilità tra aperture e chiusure, cosa rara in un’economia stagnante come quella cittadina, riteniamo che il nostro settore sia uno dei pochi a determinare un segno positivo in termini di produttività e dunque meritiamo da parte delle istituzioni la giusta attenzione e il necessario sostegno”, conclude Cottone.


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