Caos Pd, lo strappo di Cracolici | “Non voterò per il congresso” - Live Sicilia

Caos Pd, lo strappo di Cracolici | “Non voterò per il congresso”

“Mi vergogno di questo partito. Mancano regole minime. E c’è troppa cattiveria”.

IL DEPUTATO REGIONALE
di
2 min di lettura

PALERMO – “Andrò al mio circolo, ritirerò la mia tessera, ma non voterò al congresso del Pd. Questo è un partito in cui non esiste più alcuna regola”. È sempre caos tra i Dem. E il problema in fondo è sempre quello: la gestione del partito in Sicilia. Così, uno dei big, Antonello Cracolici sceglie la via della “protesta”: “Che non è rivolta – precisa – al circolo e ai suoi militanti. Ma è una reazione a uno stato di cose ormai inaccettabile. Mancano le sufficienti regole basilari affinché tutti vengano garantiti”. E il riferimento di Cracolici è rivolto alle modalità delle votazioni nei circoli, prima “saltato” in occasione delle primarie mai svolte per la scelta del segretario regionale, adesso organizzate, spiega il deputato regionale “nel caos, in fretta, con convocazioni in luoghi sconosciuti che arrivano sul cellulare e non a tutti. Non è possibile andare avanti così”.

Ed ecco quindi il gesto “simbolico”: “Mai prima d’ora avevo deciso di non votare al congresso. Per me è una decisione importante, anche se sono certo che qualcuno minimizzerà, farà spallucce. Ma del resto, ormai, nel Pd siamo alle barbarie”. Per Cracolici, infatti “ormai nel partito c’è troppa cattiveria. È un partito fatto da persone che non si stimano. Sono sincero: oggi mi vergogno di questo Pd”.

La ‘defezione’ non dovrebbe incidere però sull’esito del congresso nazionale: “E’ chiaro che il voto di Palermo non cambierà molto i risultati complessivi. Così come è chiaro che io sto con Zingaretti e l’ho detto apertamente e più volte. Ma il mio gesto punta a far emergere una situazione intollerabile: il partito a Palermo è nel pieno della follia procedurale, passata anche attraverso l’esautorazione della commissione per il congresso. A rischio è la credibilità del voto e del partito stesso. Ma i numeri – prosegue Cracolici – sono abbastanza definiti e danno uno Zingaretti in netto vantaggio sugli altri aspiranti segretari”.

Una situazione confusa ampiamente prevista, spiega Cracolici: “Da tempo dico che non ci sono le condizioni minime per il congresso. E invece si è deciso di forzare, con un colpo di mano per scegliere il segretario senza nemmeno fare svolgere i congressi provinciali. Si è deciso che la platea del Pd fosse semplicemente un ‘votificio’”. Il risultato? “Il caos – aggiunge Cracolici – da cui viene fuori un partito che ha perso tutti i crismi minimi che ne avevano giustificato l’esistenza. Ora vanno tutti di corsa, per celebrare congressi senza regole. Ma io mi tiro fuori. Per la prima volta non voterò. Spero che il partito in Sicilia si renda conto di quale strada ha imboccato”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI