Rimpasto, consultazioni finite| Scarpinato verso l'addio - Live Sicilia

Rimpasto, consultazioni finite| Scarpinato verso l’addio

Francesco Scarpinato

Il più votato tra gli orlandiani potrebbe lasciare la maggioranza che è sempre più risicata.

COMUNE DI PALERMO
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PALERMO – La maggioranza di Leoluca Orlando a Sala delle Lapidi rischia di perdere un altro pezzo: si è infatti concluso con un nulla di fatto l’incontro di oggi tra il Professore e Francesco Scarpinato, capogruppo di Democratici e Popolari, che sarebbe pronto ad abbandonare la coalizione che a Sala delle Lapidi sostiene il primo cittadino.

In vista del rimpasto di giunta, il sindaco ha ormai concluso il suo primo giro di consultazioni: ascoltati i partiti, mercoledì è stata la volta delle liste civiche a Mov139 e Palermo 2022 e oggi è toccato proprio a Scarpinato, che alle ultime Comunali ha fatto segnare il record di preferenze. Candidatosi in quota Ncd, ha infatti ricevuto 3.503 voti (conquistando il primo posto tra gli orlandiani) e ha poi tentato il salto anche alle Regionali, raccogliendone circa 6 mila e sfiorando di pochissimo l’elezione. Ma Scarpinato in questi mesi non ha mancato di lanciare segnali di profonda insofferenza: scalzato per la presidenza del consiglio comunale, la sua area non ha ottenuto né una presidenza di commissione né la guida di una partecipata. E anche in giunta non ci saranno posti disponibili: Orlando ha già fatto capire che darà una poltrona a testa a Pd, Sicilia Futura e Sinistra Comune, mentre gli altri dovranno accontentarsi di qualche posto di sottogoverno.

Oggi a Palazzo delle Aquile Orlando e Scarpinato hanno parlato per oltre 40 minuti, ma al termine dell’incontro la fumata appare nerissima. “Ho incontrato il sindaco per affrontare i tantissimi problemi della nostra città – spiega il consigliere – Ho chiarito che i moderati riformisti e popolari, che rappresento, non rivendicano alcuna poltrona ma la giusta rappresentanza politica nell’amministrazione attiva e in seno a Palazzo delle Aquile. Un patrimonio politico che è stato decisivo alle ultime Amministrative e che ha contribuito alla vittoria della maggioranza: il fatto che il più votato appartenga ai moderati dimostra quanto quest’area politica sia importante”.

E poi arriva la stoccata: “Ribadisco la stima nei confronti del sindaco – continua – ma prendo atto che la visione, una volta civica, è ormai tramontata. Sono rammaricato che i presupposti da cui è partito il progetto del 2017 siano mutati: ogni anima politica che aveva sposato il progetto era una tessera di un variegato mosaico, ognuna con la propria identità ma unite per offrire alla città una visione diversa, innovativa ed europea. Questi presupposti però sono venuti a mancare e registro la volontà di non dare rappresentanza ai moderati”.

Scarpinato non annuncia addii, ma la sua permanenza tra gli orlandiani a questo punto sembra fortemente in bilico: “Mi attengo alle decisione del sindaco, ma assicuro i palermitani e i moderati che continuerò a lavorare con impegno e dedizione per la città”. Anche se non è chiaro se dagli scranni della maggioranza o dell’opposizione.

A questo punto Orlando si prenderà qualche giorno, poi tornerà a convocare partiti e liste civiche per presentare la lista degli assessori e il valzer dei dirigenti: due aspetti che cammineranno di pari passo, in questa seconda fase della sindacatura. Il punto però sarà anche mantenere gli equilibri in consiglio comunale: Fabrizio Ferrara è approdato in Forza Italia, Mimmo Russo ha lasciato da tempo, altri consiglieri danno segnali di insofferenza e i numeri sono sempre più risicati.

 


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