Sea Watch, vietato avvicinarsi | Faraone: "Denunceremo Salvini" - Live Sicilia

Sea Watch, vietato avvicinarsi | Faraone: “Denunceremo Salvini”

Ordinanza della Capitaneria di Porto. Salvini: "Non ci sono donne e bambini a bordo". Aggiornamenti.

PALERMO – Oggi doveva cominciare la “staffetta” dei deputati del Pd sulla Sea Watch, in rada al largo di Siracusa, con il segretario Maurizio Martina e i deputati e senatori siciliani. Ma con un’ordinanza emessa ieri, e valida “dalla pubblicazione sul sito istituzionale della Capitaneria di porto di Siracusa”, lo specchio d’acqua all’interno della Baia di Santa Panagia, per un raggio di mezzo miglio dalla SeaWatch 3, “è interdetto alla navigazione, ancoraggio e sosta con qualunque unità non espressamente autorizzata”. Lo stabilisce l’ordinanza firmata dal comandante della capitaneria di porto di Siracusa, Luigi D’Aniello. Un provvedimento che arriva all’indomani della visita a bordo di tre parlamentari e del sindaco di Siracusa, che hanno denunciato lo stato di sofferenza dei migranti a bordo.

L’ordinanza si richiama alla nota di ieri della prefettura che, “alla luce di quanto emerso durante la riunione tenutasi in presenza delle forze di polizia, ha richiesto alla Capitaneria di porto di Siracusa – si legge nel documento – l’adozione di urgenti provvedimenti di disciplina della navigazione e dell’accesso nell’area di mare circostante il punto di fonda dell’unità Sea Watch 3, mediante interdizione del tratto interessato in considerazione del fatto che la presenza e/o la navigazione di altre imbarcazioni attorno alla stessa motonave possono creare problemi riguardanti l’ordine pubblico e la sanità pubblica”. 

Riusciranno a questo punto i parlamentari dem a salire a bordo? “Si parte oggi con la staffetta democratica” di sostegno alla Sea Watch con 47 migranti a bordo. Così scrive il segretario regionale del Pd, Davide Faraone, annunciando che “sarà a Siracusa con il primo gruppo di parlamentari Dem per salire a bordo della Sea Watch e chiedere l’immediato sbarco, a partire dai minori, dei 47 migranti. Con Faraone, Maurizio Martina, Carmelo Miceli, Matteo Orfini, Fausto Raciti, Valeria Sudano e Francesco Verducci.

Intanto, Matteo Salvini tiene il punto. “Sulla Sea Watch, ci tengo a ribadirlo, non ci sono donne e bambini. Queste persone non devono essere messe in mano agli scafisti che sono i veri delinquenti”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in un’intervista radiofonica a RTL. Un concetto che il ministro ha ribadito anche con un tweet. Sul blitz dei parlamentari e del sindaco di Siracusa a bordo della nave, il vicepremier ha spiegato che “non hanno rispettato le norme igienico-sanitarie. Possono portare a terra di tutto e di più”. Per il Pd il ministro sta violando la legge; “Sono qui a Siracusa per tenere alta l’attenzione e cercare di dare una mano assieme alle tante associazioni che stanno lavorando su questo fronte – dice Maurizio Martina -. La cosa fondamentale è mettere in sicurezza questa persone ed evitare che si giochi sulla loro pelle un altro tempo di questa campagna sbagliata che il governo ormai ha armato da mesi. Chi sta violando la legge è il governo italiano”. I parlamentari del Pd stano valutando il da farsi alla luce dell’ordinanza che vieta di avvicinarsi alla nave. “Saremo qui presenti ogni giorno come i parlamentari ed esponenti politici del Pd fin quando non faranno scendere tutti quelli che sono a bordo”, dice Faraone.

“Nave in Olanda? – risponde Martina – Prima di tutto dobbiamo far attraccare queste persone che sono a pochi metri da noi e far curare i casi più delicati sulla nave. Non accetto che qualcuno al governo anziché preoccuparsi di come stanno queste persone giochi a risiko, non è così che si risolve la vicenda”. A Siracusa, intanto, le associazioni hanno organizzato un altro presidio per il pomeriggio chiedendo di far sbarcare i migranti, con l’hashtag #scendeteli. 

Si apprende oggi che il comandante della Sea Watch non è indagato per i suoi spostamenti in mare dalla Procura di Siracusa, dove sono state depositate relazioni sulle indicazioni avute dalla nave della Ong anche dall’Olanda. Lo ha confermato all’Ansa il procuratore Fabio Scavone che ha aperto un’inchiesta, come atto dovuto, a ‘modello 45’: un fascicolo senza ipotesi di reato né indagati in cui vengono acquisiti atti di indagini. Tra questi anche la relazione sul mancato attracco della nave in Tunisia per un eventuale sbarco in sicurezza.

 Aggiornamenti

(ANSA) – “È inaccettabile che gli stati membri si girino dall’altra parte di fronte a quello che succede nel Mediterraneo. Così tradiscono il progetto europeo e le aspettative dei cittadini. Si approvi subito l’accordo sulla redistribuzione obbligatoria votato dal Parlamento europeo”. E’ quanto chiede il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani in un tweet di fronte agli ultimi sviluppi della Sea Watch.

“E’ l’Europa che deve prendersi la responsabilità. Perché è l’Olanda che li sta lasciando in mezzo al mare. E’ l’Olanda che si sta prendendo la responsabilità di lasciarli in mezzo al mare”. Questa la risposta della senatrice M5S Barbara Lezzi, Ministro per il Sud, ad Agorà su Rai Tre, alla domanda se sia giusto lasciare i migranti che si trovano sulla Sea Watch in mezzo al mare. “Non é giusto lasciarli lì”, ha detto Lezzi.

Nella decisione di non attraccare in Tunisia nonostante le indicazioni giunte dall’Olanda, viste le condizioni meteo marine, il comandante della Sea Watch 3 non avrebbe commesso alcun reato, scegliendo una rotta che riteneva più sicura. E’ la valutazione espressa all’ANSA dal procuratore di Siracusa, Fabio Scavone, che prima di entrare in magistratura è stato un ufficiale della marina militare italiana. Nei giorni successivi, secondo gli atti acquisiti, la nave dell’Ong tedesca battente bandiera Olandese sarebbe rimasta in acque internazionali fino ad entrare in quelle italiane per motivi di sicurezza nei confronti delle persone a bordo. Anche in questo caso, è l’attuale valutazione della Procura di Siracusa, senza commettere reati.

“I dati smentiscono chi sostiene che il Pd aveva bloccato gli sbarchi. Noi stiamo facendo di più e meglio. E per la prima volta i rimpatri sono superiori agli arrivi”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, commenta i dati diffusi dal Viminale secondo i quali i migranti sbarcati in Italia al 28 gennaio 2019 sono 155, oltre 3.000 in meno rispetto all’anno precedente, quando erano 3.176. I rimpatri nei primi 20 giorni del 2019 – fa sapere sempre il Viminale – sono 306.

“La Regione Lazio è disponibile ad accogliere ed ospitare minori non accompagnati presenti sulla nave o anche i minori con famiglia”. Lo afferma in una nota il presidente della Regione, Nicola Zingaretti. “La vicenda della Sea Watch – spiega – è una vergogna figlia solo della perenne campagna elettorale dei partiti che sostengono il Governo Conte. Si parla di 47 esseri umani su una nave per nascondere il dato degli oltre 100mila giovani italiani che ogni giorno fuggono dal Paese per mancanza di lavoro e prospettive. L’esecutivo con questo suo cinico atteggiamento sta violando principi e trattati internazionali. Sicuramente sta infrangendo la legge Zampa n.47 del 2017 che all’articolo 3 recita: ‘in nessun caso può disporsi il respingimento alla frontiera di minori stranieri non accompagnati'”. “La legge Zampa fu approvata da larghissima maggioranza dal Parlamento, anche da moltissimi esponenti M5S, e solo l’arroganza e l’omertà del potere spinge tanti deputati e senatori della maggioranza di Lega e Cinque Stelle al silenzio. Noi non staremo zitti perché vogliamo difendere la democrazia, i suoi valori e le sue leggi”.

“Sulla Sea Watch ci sono 13 minori non accompagnati. Ho la lista. E hanno tra i 13 e i 16 anni”. Lo ha detto Carlotta Sami portavoce dell’Unhcr per il Sud Europa a margine di una iniziativa che si sta svolgendo a Roma. “La portavoce ha ribadito l’appello, già fatto sabato scorso, per l’immediato sbarco delle 47 persone che si trovano sull’imbarcazione.

“Ogni giorno che passa acquisiscono un livello di genialità sorprendente. Oggi scopriamo che Di Maio è diventato magistrato”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha commentato le parole del vicepremier Di Maio in merito alla vicenda della Sea Watch al largo di Siracusa da giorni. A Di Maio che ieri aveva detto come il Governo fosse impegnato per far sequestrare la nave, de Magistris ha replicato: “Eventuali sequestri non li decide il Governo ma, se ci dovessero essere reati, li decide nella sua autonomia la magistratura con le forze di polizia giudiziaria. È inutile che Di Maio, Salvini e Toninelli continuano a nascondere la disumanità e l’anti giuridicità dei loro comportamenti e assumersi la responsabilità di crimini contro l’umanità”. Il sindaco ha affermato che “le persone devono sbarcare e poi sarà data accoglienza nel rispetto della legislazione vigente. Non si possono mettere condizioni per lo sbarco. Basta – ha proseguito – con comportamenti che non sono degni di un Paese come l’Italia. Si presti immediatamente accoglienza facendo sbarcare non solo i minori e le donne ma tutti perchè anche dividere famiglie non si può accettare e poi – ha concluso – si deve aprire il ragionamento con gli altri Paesi europei perché il tema dell’immigrazione è europeo ed ognuno deve fare la propria parte e lo diciamo noi sindaci, lasciati con il cerino in mano, che non abbiamo il volto disumano e che non poniamo condizioni giuridiche, politiche e istituzionali per salvare vite in mare”.

“Riteniamo che il ministro Matteo Salvini stia commettendo gli stessi reati per cui il Tribunale per i ministri ha chiesto l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti per la gestione dello sbarco di nave Diciotti a Catania. E per questo motivo lo denunceremo”. Lo afferma il parlamentare nazionale del Pd e segretario regionale del partito in Sicilia, Davide Faraone.


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