Polizzotto e la danza dell'incarico | Nominato e 'revocato' in 5 giorni - Live Sicilia

Polizzotto e la danza dell’incarico | Nominato e ‘revocato’ in 5 giorni

L'ex braccio destro di Crocetta scelto "intuitu personae" dal nuovo manager di Villa Sofia che ci ripensa: "Ragioni di opportunità".

È stato uno dei più stretti collaboratori dell’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, col quale, a dire il vero, non si è lasciato bene. Stefano Polizzotto, già capo della segreteria tecnica poi consulente personale dell’ex governatore di Gela è stato scelto dal nuovo manager dell’ospedale Villa Sofia Walter Messina, per svolgere attività di consulenza per l’ospedale palermitano. Ma la nomina è durata poco: dopo cinque giorni ecco la revoca dell’incarico. “Ragioni di opportunità”, spiega il commissario dell’azienda ospedaliera.

Eppure la scelta dell’avvocato di Castelbuono era arrivata “intuitu personae”. Una scelta diretta, insomma, da parte del fresco direttore generale di Villa Sofia-Cervello, nominato dal governo Musumeci. La consulenza non è certamente di importo ingente: dalla cifra iniziale di quasi 9 mila euro, si è scesi alla metà: circa 4.500 euro. Per fare cosa? Dalla delibera, del 24 gennaio scorso, non è molto chiaro il compito che dovrà essere svolto da Polizzotto. L’avvocato dovrà infatti “affrontare tematiche ritenute rilevanti per un efficace svolgimento dell’Ufficio legale di questa Azienda”, si legge nella determina del manager. Una collaborazione necessaria, si legge sempre nell’atto di Villa Sofia-Cervello, visto che quell’ufficio oggi è “privo della figura del Dirigente”.

“Perché abbiamo scelto Polizzotto? – spiega Messina a LiveSicilia – semplice: perché crediamo sia un buon avvocato. E io amo lavorare con i bravi professionisti”. Ma come detto, poco dopo la nomina, ecco la revoca “per ragioni di opportunità” precisa il manager dell’azienda. Polizzotto, infatti, “in passato è stato il legale che ha patrocinato cause contro Villa Sofia. Non ne ero al corrente, visto che io sono stato per molti anni fuori dalla Sicilia. Certamente non possiamo affidarci a un avvocato che ricopre una volta il ruolo di legale a favore dell’azienda, e un’altra volta rappresenta la controparte”.

Niente a che vedere quindi con la precedente esperienza al fianco di Crocetta. “Non è un tema che mi interessa – dice Messina – a me interessa solo scegliere sulla base dell’esclusivo interesse dell’azienda”. E così, niente consulenza per il momento.

Una storia, quella dell’ufficio legale dell’Azienda ospedaliera, che il 4 dicembre scorso è finita anche sul tavolo della Commissione Sanità all’Ars, tramite un dossier presentato dal sindacato dei medici ospedalieri Cimo. A coordinare quell’ufficio per un breve periodo è stata Livia Lo Cascio, che – come emerge dai documenti presentati in Commissione – era stata assunta nel 2006 al Comune di Canicatti prima di essere chiamata dall’ex commissario Gervasio Venuti in azienda in posizione di “comando”. Una posizione che si trasforma – per lei e per altri due comandati, tra cui il consigliere comunale Cesare Mattaliano – in una assunzione, giunta poco prima dell’addio di Venuti, nell’agosto del 2017. Assunzioni per le quali sindacati come Cgil, Fials, Nursing up hanno anche presentato degli esposti che finora non hanno prodotto alcun risultato. Nel frattempo – denuncia il sindacato Cimo – una dipendente di Villa Sofia, Daniela Gizzi, sarebbe stata “epurata professionalmente” da quell’ufficio per il quale aveva fino ad allora patrocinato diverse cause.

Una storia controversa, insomma, quella dell’Ufficio legale di Villa Sofia. Forse per questo motivo, il nuovo manager Walter Messina aveva chiamato un nuovo consulente per risolvere i problemi. E nel farlo, ha scelto “intuitu personae” tra chi fu il braccio destro di Crocetta. Ma l’incarico è durato poco.

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