PALERMO – Primo stop al bando dell’Asp di Palermo per la stabilizzazione di 94 contrattisti. Il Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, prima sezione, ha accolto il ricorso di un lavoratore, difeso dai legali Sabina Raimondi e Alberto Marolda, sospendendo l’avviso nella parte riguardante l’assunzione a tempo pieno dei profili categoria “A” e “B” per la copertura di 12 posti di operatore tecnico autista. Lo comunica il sindacato Fials Palermo, guidato da Enzo Munafò, che da tempo critica diversi aspetti del bando chiedendo all’amministrazione delle modifiche. Nel caso specifico, il sindacato rivendica il diritto allo scorrimento della graduatoria già esistente, dove il lavoratore è giudicato idoneo, piuttosto che all’indizione di un nuovo concorso. E anche secondo il Tar “la scelta di indire un nuovo concorso rispetto allo scorrimento della graduatoria in cui l’odierno ricorrente è collocato quale idoneo, non soltanto non appare conforme ai requisiti indicati dal richiamato indirizzo giurisprudenziale, ma si pone altresì in contrasto con le Linee guida fissate dall’assessorato regionale della Salute, Dipartimento per la pianificazione strategica”.
Il bando in questione rappresenta un primo passo dell’Asp per la stabilizzazione di circa 400 dei 647 precari oggi in servizio, in base a un piano che è stato illustrato nei giorni scorsi dal commissario Daniela Faraoni e che ricalca le iniziative del precedente vertice. Nei prossimi giorni sono attesi i verdetti relativi alle altre figure da stabilizzare e il bando rischia di arenarsi.
“Con riferimento all’articolo sul ricorso al Tar Sicilia per la stabilizzazione dei precari storici dell’Asp – si legge in una precisazione giunta alla nostra redazione – il lavoratore che ha ottenuto l’ordinanza in oggetto precisa, a mezzo dei suoi legali avvocati Sabina Raimondi e Alberto Marolda, che l’azione non è stata condotta per conto del sindacato Fials ma autonomamente”.
Il Commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni ha affermato: “Prendo atto della decisione del Tar che deve essere, ovviamente, onorata. In atto mi preoccupa tutto ciò che rappresenta un impedimento ai processi di stabilizzazione”.
