Slittano le Unioni dei Comuni |Caronia attacca Grasso - Live Sicilia

Slittano le Unioni dei Comuni |Caronia attacca Grasso

La deputata: "Sbagliato rimandare a data da destinarsi". La nota dell'Anci.

Enti locali
di
3 min di lettura

PALERMO – “Apprendo dalla stampa che secondo l’assessore Bernadette Grasso, la proposta di non consentire la costituzione di nuove Unioni di Comuni, rimandando a data da destinarsi l’adozione di una nuova legge, sarebbe stata concordata con l’Anci. Se così fosse, sarebbe un fatto gravissimo, perché l’Anci di Leoluca Orlando non può operare per mantenere il privilegio di alcuni Comuni a discapito di altri, soprattutto quando questi ultimi hanno ribadito in tutte le sedi, compresa la Commissione Bilancio, che la situazione rende impossibile la garanzia di servizi essenziali”. Così la deputata regionale Marianna Caronia in merito al rinvio della norma sulle Unioni di Comuni. “Invece di avventurarci nel pantano di ipotetiche riforme sponsorizzate da Orlando, la Regione ha già oggi lo strumento per dare una prima risposta – attacca Caronia -. Se l’Anci sceglie di venir meno al proprio ruolo di rappresentanza di tutti i comuni, allora l’Assessore convochi un incontro aperto con i sindaci dove sarà certamente informata dello stato di profonda crisi in cui ormai versano troppi Comuni siciliani”.

L’assessore regionale Bernadette Grasso sul punto ha detto che il tema sarà oggetto di una “apposita legge”. “I Comuni – sollecita Caronia – devono avere la possibilità di unire le proprie forze e risorse, per ottimizzarne la resa. Servizi come gli sportelli unici, la Polizia municipale, la gestione dei rifiuti o la riscossione ne trarrebbero sicuro vantaggio.”

Sul tema interviene una nota dell’Anci. “L’esercizio della competenza esclusiva della Regione Siciliana in materia di ordinamento degli enti locali rischia, in alcuni casi, di determinare delle clamorose contraddizioni con la legislazione in vigore nel resto d’Italia. E’ questo il caso della norma che vieta per i soli comuni dell’Isola la possibilità di gestire in forma associata, attraverso Unioni di Comuni, servizi e funzioni fondamentali”. Lo hanno detto Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di AnciSicilia, che aggiungono: “Sotto questo profilo in Sicilia siamo particolarmente indietro rispetto a quanto è avvenuto, se pur tra mille difficoltà e ripensamenti, da oltre otto anni nel resto d’Italia”.

“Ribadiamo ancora una volta – continuano Orlando e Alvano – che, al netto delle considerazioni su alcune esperienze negative del passato, non vi sia alternativa ad un processo di riordino dell’attuale sistema di governo del territorio che sia incentrato proprio sulla gestione associata di servizi e funzioni. Nell’attuale contesto siciliano, caratterizzato da un diffuso fenomeno di spopolamento, difficoltà finanziarie degli enti locali e forti limiti sul fronte della capacità istituzionale in termini di assenza di professionalità adeguate, non vi è alternativa al puntare con decisione non solamente a ripristinare la facoltà di costituire nuove Unioni di comuni, ma anche all’incentivazione dell’associazionismo attraverso mirate forme di finanziamento che evitino gli errori del passato”.

“In questo contesto – conclude il presidente Orlando – ribadiamo le posizioni da sempre espresse da questa Associazione e riteniamo che l’Anci possa dare, come ha sempre fatto, nel merito e con cognizione di causa, sul tema della gestione associata di servizi e funzioni fondamentali un contributo importante nel rispetto dei tempi e delle scelte del Governo e del Parlamento siciliano”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI