Precari all'Asp di Palermo| Tar ferma la stabilizzazione - Live Sicilia

Precari all’Asp di Palermo| Tar ferma la stabilizzazione

Accolto il ricorso di 35 dipendenti difesi dagli avvocati Marolda e Raimondi

PALERMO – Il Tar ferma, almeno per il momento, la stabilizzazione dei precari dell’Asp di Palermo. I giudici hanno infatti deciso la sospensiva del bando accogliendo il ricorso di 35 dipendenti, difesi dagli avvocati Alberto Marolda e Sabina Raimondi, che da 20 anni prestano servizi presso l’Azienda sanitaria provinciale. Un’ordinanza che segue quella di alcune settimane fa sul bando per autisti, sulla scorta di un ricorso presentato da un lavoratore rappresentano da Marolda e Raimondi. Stavolta però la vicenda riguarda 94 contrattisti, il primo blocco dei 647 precari oggi in servizio, di categoria A e B: i giudici hanno accolto la richiesta di sospensiva, fissando l’udienza di merito per il 24 ottobre.

Sulla vicenda interviene anche il sindacato Fials di Palermo, guidato da Enzo Munafò: “Da tempo chiediamo modifiche al bando criticandone l’impostazione e rivendicando il diritto allo scorrimento della graduatoria già esistente, dove i lavoratori sono giudicati idonei, piuttosto che indire un nuovo concorso. Chiediamo l’istituzione di un tavolo tecnico permanente perché l’eventuale riqualificazione o assunzione in altre mansioni dei contrattisti, oggi impiegati in ruoli amministrativi, lascerebbe sguarniti posti nevralgici dell’amministrazione. Si tratta infatti di figure che già in passato dai direttori generali che hanno amministrato l’Asp e oggi dagli attuali dirigenti, sono ritenute indispensabili per il buon andamento degli uffici. Gli stessi lavoratori auspicano di poter continuare a svolgere queste mansioni ritenute gratificanti. Non a caso l’Asp aveva indetto un avviso per la riqualificazione di 180 figure amministrative in Oss, operatori sociosanitari, ma sono giunte solo un’ottantina di istanze, cioè quelle che nella intenzioni del commissario Faraoni possono essere assorbite direttamente dall’Asp”.


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