La battaglia di Calogero| Si parte per Israele - Live Sicilia

La battaglia di Calogero| Si parte per Israele

Il giovane per cui è partita una gara di solidarietà su Internet.

La storia
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Calogero Gliozzo è in partenza per Israele. Il giovane siciliano per il quale è partita una gara di solidarietà su Internet che ha portato a raccogliere 450mila euro ha deciso insieme con la famiglia di tentare di farsi curare nel Paese mediorientale con il “Car-T”, la terapia sperimentale che rappresenta l’ultima speranza per combattere il grave linfoma che ha colpito il 27enne di Nissoria.

Mentre inizialmente sembrava più concreta la via della Francia, alla fine l’opzione è stata per Israele. “L’indicazione più di un mese fa all’atto delle dimissioni è stata quella della Car-T. La stessa indicazione fatta a Lorenzo Farinelli, il ragazzo di Ancona che ci ha lasciati qualche giorno fa. Condividiamo il dolore della famiglia e capiamo il calvario che hanno attraversato. Non si può rimanere da soli di fronte ad una scelta così complicata”. Così Sandra Gliozzo, sorella di Calogero poco prima di partire. La risposta dell’ospedale israeliano è giunta nel pomeriggio di domenica 17.

“Impensabile trovare facilmente e in maniera celere una struttura nel mondo, adeguata che possa somministrare la cura – dice la sorella di Calogero -. Non è solo un problema economico. La burocrazia è raccapricciante. Stiamo lottando contro il tempo. Ad un certo punto abbiamo preso l’unica decisione possibile nonostante le incognite del caso. Non possiamo più aspettare”. Come se il calvario della malattia non fosse già abbastanza per una famiglia che si trova di fronte alla diagnosi di cancro in questo stadio. La ricerca in queste ultime settimane, più di quattro ormai, è coincisa con l’interruzione di qualsiasi tipo di cura per Calogero.

“Questo – aggiunge Sandra – ha fatto un grosso regalo alla malattia in termini di possibilità e di tempistiche e ha giocato a nostro sfavore nella ricerca di una risposta chiara da parte di qualcuno che ci indicasse una direzione da intraprendere. Ci siamo ritrovati di fronte a relazioni mediche da tradurre, moduli da compilare, richieste da inoltrare, rifiuti da accettare. Un’altalena tra speranza e momenti di rassegnazione che si sono scontrati però con migliaia di messaggi e iniziative a sostegno della causa di Calogero e per i quali non abbiamo parole adeguate di ringraziamento”

Tutti i medici in Italia che hanno visitato Calogero, si legge nel messaggio della famiglia, hanno confermato che Calogero è il paziente adatto alla cura ma nessuna struttura in Italia può effettuare ad oggi questo trattamento e si parla ancora di tempistiche lunghe per l’approvazione del farmaco da parte dell’AIFA. Dopo aver consultato decine di strutture in tutto il mondo Calogero dunque insieme alla sorella e a un mediatore culturale parte per Tel Aviv.

“Non sappiamo esattamente cosa ci aspetta – dice Sandra -, tutti i contatti utili per noi a Tel Aviv sono ben accetti. Preghiamo tutti di condividere la nostra causa per noi e per tutti coloro i quali stanno lottando come noi affinché nessuno si ritrovi a vivere tutto questo”. Calogero intanto non perde il sorriso. “Siamo pronti” afferma in un sms inviato ad un’amica”. Per sostenere la sua causa è disponibile la piattaforma gofundme.com/aiutiamo-calogero. La mail di riferimento per aiutare la famiglia è aiutiamocalogero@gmail.com. Il sito internet aiutiamocalogero.it

 


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