Gli 'assenteisti' dell'assessorato| In 39 rischiano il processo - Live Sicilia

Gli ‘assenteisti’ dell’assessorato| In 39 rischiano il processo

L'assessorato regionale alla Sanità

Sono dipendenti degli uffici di piazza Ottavio Ziino, di due partecipate, ex Pip e interinali.

PALERMO – Trentanove indagati. Tutti presunti assenteisti dell’assessorato regionale alla Sanità. Hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini, preludio della richiesta di rinvio a giudizio. Adesso gli indagati potranno presentare memorie difensive o scegliere di farsi interrogare. Ci sono posizione meno gravi di altre per il numero delle assenze ingiustificate. Non è escluso che alcuni possano uscire dall’inchiesta qualora riescano a convincere il pubblico ministero Giacomo Brandini.

Le indagini della Procura di Palermo hanno fotografato un “malcostume” che, a cascata, ha coinvolto dipendenti dell’assessorato, ex Pip di Emergenza Palermo, lavoratori della società interinale Tempor assoldati per un progetto da Sicilia Digitale, e di Resais, entrambe partecipate della Regione.

Avevano il vizio, secondo l’accusa, di arrivare con comodo in ufficio e di andare via prima del previsto, di allontanarsi senza permesso per sbrigare faccende private contando sulla disponibilità di qualcun altro pronto a timbrare al loro posto. Oppure sfruttavano le maglie fin troppo larghe del sistema di controllo che sembrava studiato apposta per essere aggirato. I dipendenti oltre all’utilizzo dei lettori magneto/ottici, posizionati nell’androne principale dell’edificio di piazza Ottavio Ziino, potevano segnalare la loro presenza anche attraverso un sistema computerizzato. Bastava collegarsi in rete, inserire username e password e registrasi come presente.

Per incriminare per truffa alcuni dipendenti sono bastate le sole telecamere piazzate in ufficio dai finanzieri del Gruppo Palermo. Per altri sono scattati anche i pedinamenti. Li hanno sorpresi al bar e al mercato, oppure li hanno visti allontanare con le fidanzate che attendavo all’uscita dell’ufficio, giusto il tempo di timbrare e andare via.

Questo l’elenco degli indagati: Anna Maria Abbate, Giuseppe Algozzino, Giovanni Bronzo, Carlo Milito, Letterio Taormina, Giovanni Allegra, Giuseppe Magno, Luciano Romeo, Antonella Bua, Marco Camarda, Filippa Bonanno, Nicola Bonello, Angelo Lentini, Giuseppina Palazzolo, Benedetto Sciortino, Maurizio Canoby, Anna Maria Chiavetta, Giorgio Composto, Ivan Trevis, Valentina Parisi, Rosario Piscitello, Salvatore Gervasi, Antonino Guercio, Gabriella Gugliotta, Salvatore Migliorisi, Mariano Guzzo, Marcello Rosato, Rosalba Madonia, Maria Leandra Maggio, Patrizia Morriale, Giuseppe Maranzano, Angela Maria Misseri, Luciano Tagliavia, Stefano Mogavero, Fulvio Monterosso, Vito Saputo, Giovanna Tagliavia, Salvatore Saso, Maria Rita Sinatra.

Stralciata la posizione di Toni Costumati e Francesco Bongiorno per i quali c’è la richiesta di archiviazione. Costumati ex presidente Acli ed ex dirigente del Pd ha chiarito le sue poche ore di allontanamento per ragioni di servizio. Stessa cosa Francesco Bongiorno, componente dello staff dell’assessore alla Sanità e quindi non a tutti gli effetti un dipendente regionale.

Nei casi più gravi la commissione disciplinare del dipartimento Funzione pubblica ha fatto scattare i licenziamenti.

 


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