La strage di Nassiriya in Iraq |Risarciti i parenti di Intravaia - Live Sicilia

La strage di Nassiriya in Iraq |Risarciti i parenti di Intravaia

La strage di Nassirya

Secondo il Tribunale, l'eccidio poteva essere evitato.

PALERMO - LA SENTENZA
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PALERMO – Settecento mila euro. A tanto ammonta la cifra che il ministero della Difesa dovrà risarcire alla madre e ai fratelli di Domenico Intravaia, uno dei 19 morti italiani della strage di Nassiriya, avvenuta in Iraq il 12 novembre 2003.

La sentenza è del giudice monocratico della terza sezione civile del tribunale di Palermo, Giuseppe Rini, che ha accolto la richiesta degli avvocati Michele D’Anca e Marianna Zarbo che assistevano Giuseppa Pumo e Marco, Vincenza e Provvidenza Intravaia, parenti del vice brigadiere originario di Monreale.

Negli anni scorsi la Cassazione aveva dato il via libera al riconoscimento del diritto al risarcimento. La Suprema Corte aveva, infatti, accolto il ricorso, presentato contro il proscioglimento, ai soli fini civili e non penali, del generale Bruno Stano accusato di non aver munito “Base Maestrale” di adeguate misure di sicurezza.

Un camion kamikaze carico di esplosivo si lanciò contro la base italiana, ma la strage poteva essere evitata. Il giudice civile di Palermo sottolinea nella motivazione della sentenza “la prevedibilità dell’evento poi effettivamente verificatosi e, quindi, la colpevole sottovalutazione”.

In particolare, “l’insufficienza delle difese passive, la mancanza di un’area di rispetto, l’inesistenza di una serpentina, la presenza di hesco bastion troppo bassi e riempiti di ghiaia anziché di sabbia, la collocazione troppo esposta del deposito di munizioni dal quale sarebbero poi esplosi dei proiettili che avrebbero attinto i corpi di diversi militari; l’omessa predisposizione, a fronte di precisi e crescenti segnali di allarme circa il rischio di attentati al contingente italiano, di mezzi più efficaci di protezione passiva anche in prospettiva temporanea, quali posti di blocco in posizione avanzata rispetto all’ingresso della base italiana (omissione tanto grave ove si consideri che il camion-bomba poté fare ingresso alla base con un solo uomo a bordo, oltre al guidatore, in funzione di mitragliatore)”.

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